“Troppo spesso i giornalisti che finiscono nel mirino nei piccoli territori di provincia sono dei precari, non hanno alle spalle grandi aziende editoriali che possano supportarli. Per questo è fondamentale stare al loro fianco – ha detto Giulietti – Arzano, come molte zone dell’area metropolitana di Napoli e del Casertano sono territori ad altissima densità criminale che meritano una attenzione particolare da parte dello Stato. Sono convinto che sia necessario dare un segnale. Per questo chiederemo sia all’Osservatorio sui cronisti minacciati del Ministero dell’Interno, sia il Comitato appositamente istituito presso la commissione Antimafia di tenere una riunione proprio qui». «I gruppi criminali utilizzano adesso strumenti della comunicazione, come i social, per delegittimare e colpire chi li ostacola – dice il segretario del Sugc, Claudio Silvestri – Il ruolo dei giornalisti in questa battaglia è importante sia per denunciare l’incrocio tra amministrazione pubblica e malaffare sia per arginare, attraverso un attento lavoro di verifica, il flusso di informazioni false e pericolose». Il coordinatore del Comitato Antimafia per la tutela dei giornalisti minacciati, Walter Verini, ha già dato la disponibilità per una riunione sul territorio da concordare con il Sindacato dei giornalisti.

Il diritto ad essere informati riparte da Arzano, la città assediata dai clan. Fnsi e Sugc incontrano Rubio e Bianco
“Troppo spesso i giornalisti che finiscono nel mirino nei piccoli territori di provincia sono dei precari, non hanno alle spalle grandi aziende editoriali che possano supportarli. Per questo è fondamentale stare al loro fianco – ha detto Giulietti – Arzano, come molte zone dell’area metropolitana di Napoli e del Casertano sono territori ad altissima densità criminale che meritano una attenzione particolare da parte dello Stato. Sono convinto che sia necessario dare un segnale. Per questo chiederemo sia all’Osservatorio sui cronisti minacciati del Ministero dell’Interno, sia il Comitato appositamente istituito presso la commissione Antimafia di tenere una riunione proprio qui». «I gruppi criminali utilizzano adesso strumenti della comunicazione, come i social, per delegittimare e colpire chi li ostacola – dice il segretario del Sugc, Claudio Silvestri – Il ruolo dei giornalisti in questa battaglia è importante sia per denunciare l’incrocio tra amministrazione pubblica e malaffare sia per arginare, attraverso un attento lavoro di verifica, il flusso di informazioni false e pericolose». Il coordinatore del Comitato Antimafia per la tutela dei giornalisti minacciati, Walter Verini, ha già dato la disponibilità per una riunione sul territorio da concordare con il Sindacato dei giornalisti.