Ne ha compiuti sessanta Carlo Conti, e a noi sembra incredibile che possa invecchiare un personaggio del genere, emblema della tv scanzonata, del varietà garbato e gustoso, della follia trasformata in show e dell’ironia toscana elevata a ragione di vita.
Il fiorentino Carlo Conti, venuto al mondo il 13 marzo 1961, è uno di quei personaggi che fanno bene, anzi benissimo, al servizio pubblico, fin da quando allietava le nostre estati con spettacoli che avevano il merito di lanciare giovani artisti e di portare in scena la serenità di un’Italia felice. Lo abbiamo ritrovato nei preserali e infine, dopo anni e anni di impegno e gavetta, sul palco dell’Ariston, dopo essere stato l’erede di Frizzi a Miss Italia.
Conti è una persona felice e si vede. Ha realizzato i suoi sogni e visto trionfare le sue speranze: non fa nulla per nascondere la sua gioia di vivere e non si vede perché dovrebbe. Ha costruito l’immaginario di una società serena, è sempre stato nazionalpopolare, mai sguaiato, mai eccessivo, per nulla scontato e capace di realizzare programmi che, nel loro genere, sono piccoli pezzi d’arte.
Conti è, dunque, un altro eterno ragazzo, un giocherellone che non smette mai di divertirsi, un creatore d’armonia, un folle del video, ancora in grado di stupirsi, di divertirsi e di emozionarsi, nonostante il successo, la notorietà e la consacrazione che ormai lo ha reso uno dei presentatori più seguiti e apprezzati in assoluto.
Vien voglia di esclamare: evviva Carlo Conti! E, naturalmente, auguroni di cuore!
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