Alle 7.30 del 19 marzo, ci sarà la messa. Come quel giorno di 27 anni fa quando don Beppe Diana fu ucciso per ordine del clan dei casalesi, il sodalizio che ha avvelenato e insanguinato la provincia di Caserta e non solo per molti anni e che ancora oggi è fortissimo sul territorio. la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe sarà presieduta dal vescovo, Monsignor Angelo Spinillo e trasmessa in diretta su Teleclub Italia (Canale 98) e in streaming sulla pagina Facebook “Chiesa di Aversa”. Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia non sarà dunque possibile rinnovare l’impegno in diretta con il tradizionale corteo per le vie di Casal di Principe, tuttavia la memoria e l’impegno non arretrano. Le commemorazioni di don peppe Diana saranno, per la prima volta, anche senza Valerio Taglione, “anima” del Comitato. Le tappe di avvicinamento alla data del 19 marzo sono cominciate da giorni con la partecipazione di moltissime scuole dell’agro aversano, numerose classi sono collegate on line a dibattiti e riflessioni sul tema della rinascita attraverso buone pratiche di legalità e riuso dei beni confiscati a 25 anni dall’entrata in vigore della legge Rognoni-La Torre. Il “modello” della casa di don Diana è seguito anche all’estero e prova ne è l’apertura di una pasticceria a Tirana dentro un bene confiscato seguendo la stessa formazione e impostazione di molti immobili e aziende della provincia di Caserta e in particolare dei progetti di Nuova Cucina Organizzata e Fucina, seguiti in altre quattro regioni d’Italia. Originale e simbolica iniziativa avviata anche dal Consorzio “Agrorinasce” che donerà dieci copie del libro “E’ marzo, la primavera sta per arrivare – don Peppino Diana ucciso per amore del suo popolo” di Raffaele Sardo a tutte le scuole del territorio dei Comuni Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, santa maria la Fossa, Villa Literno. Un libro promosso e stampato da “Agrorinasce” in occasione della pubblicazione della sentenza della Corte di Cassazione di condanna degli autori materiali dell’omicidio. All’iniziativa hanno aderito molte scuole dl comprensorio.