“Sono ampiamente trascorsi i termini fissati dal GIP per il compimento delle nuove indagini indicate con l’ordinanza del 4 ottobre 2019 con cui il giudice ha respinto, per la terza volta, la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica di Roma.
Attendiamo il provvedimento del Pubblico Ministero che dovrà dar conto degli approfondimenti investigativi espletati negli ultimi quindici mesi.
E’ assai significativo che l’intera comunità dei giornalisti italiani, attraverso la Federazione Nazionale della Stampa, l’Usigrai e l’Ordine dei Giornalisti, si sia costituita come parte offesa in questo procedimento penale che va avanti da quel 20 marzo 1994 e, quindi, da ventisette anni”.
Ci batteremo con tutti i mezzi previsti dall’ordinamento per evitare che l’inchiesta sull’omicidio di Ilaria e Miran venga archiviata. Terremo fede alla promessa fatta a Luciana Alpi, la madre della giornalista del Tg3: noi non ci arrenderemo mai e continueremo a spronare le indagini fin quando non otterremo verità e giustizia. In quest’ultimo anno abbiamo fornito nuovi e precisi elementi agli inquirenti. Siamo convinti che sia ancora possibile, nonostante il tempo trascorso, risalire agli esecutori ed ai mandanti di questo duplice delitto ed a coloro che, sino ai giorni nostri, hanno depistato le indagini, favorendo l’ingiusta condanna del somalo Hashi Omar Hassan, detenuto per ben diciassette anni prima che la sentenza di revisione della Corte di Appello di Perugia lo scagionasse completamente.”