Tre reti televisive – ZIK, Newsone e 112 Ukraine sono state imbavagliate in Ucraina dal capo dello Stato Volodymyr Zelensky. Non potranno più trasmettere nel Paese a causa del veto di Zelensky, che ha revocato la licenza e bloccato i loro asset accusandole di essere filo russe. Una dura condanna a questo atto liberticida è arrivata, tra gli altri, anche dalla Federazione europea dei giornalisti e dalla Federazione internazionale dei giornalisti, che hanno chiesto l’immediata revoca del veto.
Le tre emittenti non potranno più trasmettere per cinque anni : impiegano circa 1500 persone, il cui posto di lavoro è oggi a rischio.
Non esiste alcun vero motivo perché le tre reti debbano essere chiuse, salvo l’arbitrio del vertice politico Ucraino, che le accusa di minacciare la sicurezza dell’informazione e di essere sotto “la maligna influenza russa”.
Una forte reazione giunge anche dalla NUJU, il sindacato dei giornalisti ucraini, che parla di pesantissimo attacco alla libertà di parola, visto che si vengono a privare centinaia di giornalisti della possibilità di esprimersi e centinaia di migliaia di cittadini del diritto ad essere informati.
“ Oscurare le emittenti televisive è una delle forme più estreme di restrizione della libertà di Stampa “, ha detto il segretario generale della EFJ, Ricardo Gutierrez. “ Gli Stati hanno l’obbligo di garantire un effettivo pluralismo dell’informazione. È chiaro che il veto presidenziale non è per nulla in linea con gli standard internazionali sulla libertà di espressione”