Oggi alle 11 in diretta il programma RAI Radio 3 Mondo si occupa dell’Egitto dei militari a un anno dall’incarcerazione di Patrick Zaki. Sul sito del programma: “A un anno dall’incarcerazione di Patrick Zaky e da una repressione sempre più dura da parte di Al Sisi nei confronti non solo dell’opposizione politica, ma anche dei difensori dei diritti umani, andremo ad analizzare il regime militare egiziano. Le Forze Armate in Egitto sono l’ossatura dello stato e detengono più del 40% del PIL del paese: l’economia egiziana si basa sul settore pubblico guidato dai militari, che si è però dimostrato incapace di fornire una crescita di qualità a lungo termine, necessaria per far uscire milioni di persone dalla povertà. Con Al Sisi, il coinvolgimento delle forze armate egiziane nell’economia ha subito un’ulteriore trasformazione, dando vita a una nuova versione del capitalismo di stato egiziano. Il maggior coinvolgimento dell’esercito nell’economia in questi anni ha avuto un costo elevato e ha contribuito a una cattiva performance nello sviluppo, oltre a favorire la crescita di una nuova classe dirigente di ufficiali militari. L’amministrazione di Al Sisi ha ampliato i suoi interessi commerciali per mettere da parte i compari del governo che ha rovesciato, ma le sue attività economiche renderanno difficile l’attuazione delle riforme necessarie per stimolare la crescita”.
Lunedì 8 febbraio alle 11 Anna Maria Giordano ne parlerà con con Maaty El Sandouby, giornalista italo-egiziano, e con Laura Cappon, giornalista di Mezz’ora in più, il programma di Rai3 ed esperta d’Egitto, collabora con diverse testate giornalistiche. Avremo poi le interviste di Costanza Spocci a Marise Zaki, sorella di Patrick Zaki, Lobna Darwish, responsabile gender e diritti umani ed ex-capa di Zaki nell’ONG Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR) e Hossam Baghat, direttore di EIPR.
Oggi a BOLZANO
il Municipio di #Bolzano si illuminerà di #giallo per ricordare #PatrickZaki lo studente egiziano all’Università di Bologna che il 7 febbraio scorso, rientrando in Egitto dalla sua famiglia, viene arrestato senza motivo. Patrick all’aereoporto del Cairo riesce appena ad avvertire i genitori, prima che le comunicazioni vengano interrotte. Viene arrestato, picchiato, torturato, incarcerato. Da allora inizia un periodo per lui durissimo e la sua udienza viene continuamente rimandata. Patrick è allo stremo, come la sua famiglia che chiede la #cittadinanza italiana onoraria. La Città di Bolzano si unisce alla #mobilitazione nel chiedere che il nuovo governo e le istituzioni europee si attivino per la #liberazione e per la garanzia dei #diritti #umani in Egitto.