Immaginate di non poter decidere di fare una passeggiata con la vostra nuova fidanzata, magari pensando ad una vita futura insieme, migliore di quella che avete dovuto subire fino a ieri con la vostra ex. Immaginate di non poter parlare quando fate pranzo, di non potervi lamentare con vostra moglie delle condizioni nelle quali siete costretti a vivere insieme ai vostri figli, di non poter uscire con i vostri amici, di non potervi vestire come vi piace, perché rischiate di venir aggrediti e picchiati a sangue. Immaginate di non essere più liberi di andarvene da una vita che vi fa soffrire.
Di non poter scegliere di lasciare la vostra compagna, perché altrimenti correte il rischio di essere uccisi. Immaginate di avere sempre paura che lei vi sfondi la porta di casa e vi massacri, che vi aspetti al parcheggio quando uscite da lavoro e vi violenti, che ve la troviate di fronte armata la sera mentre tornate a casa. Che vi uccida i figli per vendetta. Immaginate di non avere più la speranza di ottenere giustizia, perché se denunciate non vi credono, o dicono che ve la siete voluta con le vostre provocazioni, o che comunque la vostra ex è una donna disperata, in preda ad un raptus perché la state lasciando. Immaginate di chiedere comunque aiuto e iniziare una separazione o un processo penale, con udienze fissate a distanza di sei mesi l’una dall’altra, giudici che cambiano di continuo e magari sentirvi dire che con le vostre pretese avete manipolato i figli contro la madre. Voi potete solo immaginarlo, perché tutto questo accade solo se in Italia sei una donna.
#femminicidio
#minervino
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21