Non saranno certamente pacifici i prossimi giorni in Russia dopo la condanna a 3 anni e 5 mesi a Alexei Navalny il principale oppositore di Vladimir Putin.
La condanna é stata stabilita dal giudice del tribunale distrettuale Simonovsky, nella città di Mosca. Il Giudice ha deciso però di prendere in considerazione l’anno di detenzione domiciliare già scontato per il caso Yves Rocher e ha ridotto la detenzione in carcere dai 2 anni e 5 mesi di colonia penale.
In Tribunale Navalny ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Sono sopravvissuto grazie a brave persone: piloti e medici. Poi ho causato un’offesa ancora più grave: non mi sono nascosto. E poi è successa la cosa peggiore in assoluto: ho partecipato all’indagine sul mio stesso avvelenamento. E abbiamo dimostrato che è stato Putin a commettere l’attentato e questo lo fa impazzire”.
“Sapete, – ha detto – c’era Alessandro il Liberatore o Yaroslav il Saggio. E avremo Vladimir l’Avvelenatore“. Il riferimento è alle modalità del suo avvelenamento, secondo la quale la concentrazione maggiore di tossina sarebbe stata messa nei suoi vestiti, con una concentrazione maggiore nella biancheria intima e trovata all’interno dei boxer nella parte a contatto con i genitali.
“Non si possono mettere in galera milioni di persone” “Parliamo dell’elefante nella stanza: si tratta di mettermi in prigione a causa di un processo che è stato dichiarato illegale” e “sappiamo perché sta accadendo: l’odio e la paura di un uomo nel bunker. Perché l’ho offeso sopravvivendo dopo che avevano tentato di uccidermi su suo ordine”, ha proseguito. “La cosa principale in questa udienza non è come finirà per me, mettermi in carcere non è difficile. La cosa principale è perché questo stia accadendo ed è per intimidire un numero enorme di persone”, ha detto nella sua dichiarazione conclusiva.
“Hanno imprigionato una persona per intimidirne milioni, spero che questo processo non venga percepito dalle persone come un segnale che dovrebbero avere più paura. Questa non è una dimostrazione di forza, è una dimostrazione di debolezza. Non si possono mettere in galera centinaia di migliaia, milioni di persone”
“Ci sono momenti in cui l’illegalità e l’arbitrarietà sono l’essenza del sistema politico, e questo è terribile. Ma è ancora peggio quando l’illegalità e l’arbitrarietà indossano il mantello del procuratore o della magistratura. Ed è dovere di tutti disobbedirvi, disobbedire a tali leggi” mentre proseguiva il Giudice lo ha interrotto “Non stiamo facendo un comizio ora, non facciamo politica qui”, ha detto.
“Vi sto dando la mia opinione, non ne ho altre” Navalny ha risposto: “Non riconosco questo tribunale. Chiedo il rilascio immediato per me e per tutti i prigionieri politici: questo teatrino è illegale”, ha concluso.
All’udienza erano presenti piú di 15 diplomatici di diversi paesie circa 80 giornalisi sia russi che stranieri.
Anche sua moglie Yulia Navalnaya, che era stata arrestata per aver manifestato e rilasciata nei giorni scorsi avrebbe voluto partecipare al processo, ma non é stata ammessa in aula. É riuscita a vederlo per qualche minuto e lui le ha disegnato un cuore con la mano sul vetro del Tribunale.
Dopo la condanna a Navalny si temono altre proteste con conseguente inasprimento con repressioni da parte del Cremlino.
Il team di Navalny invita a una protesta immediata a Mosca, «Venite subito alla piazza del Maneggio! Il nostro Paese è piombato nella più completa illegalità, dobbiamo opporci», si legge in un tweet postato dal Fondo anticorruzione.
Ed anche questa volta il popolo Russo risponderá all’invito.