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Chiusura Trentino, Giulietti a Trento: «Vertenza di interesse nazionale»

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«Dobbiamo affermare subito che la vertenza sulla chiusura del quotidiano Trentino non è solo locale: quanto accaduto è di una tale gravità e brutalità che deve essere portato all’attenzione del governo, perché riguarda tutto il Paese». Il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, è intervenuto con queste parole all’incontro con l’assemblea dei redattori del quotidiano, tenutasi oggi a Trento. L’iniziativa, cui era presente anche il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, si inserisce all’interno del percorso avviato dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.

«Se l’azienda continua con questo atteggiamento, va fatta una richiesta di incontro al ministero del Lavoro, che invito ad acquisire la documentazione sul tema. Ricordiamo che l’editore ha beneficiato di contribuzione diretta pubblica, mentre ci troviamo in presenza di una violazione palese dei termini contrattuali nei confronti dei lavoratori», ha detto Giulietti.

«Facciamo un appello a tutte le testate nazionale affinché venga data voce a questa vertenza, un preavviso di licenziamento senza precedenti, non in presenza di bilanci fallimentari che giustificassero un’iniziativa di questo tipo. Rimaniamo sempre a disposizione per parlale seriamente e rispettosamente del futuro dei lavoratori», ha concluso il presidente della Fnsi.

Dopo l’incontro con i giornalisti del Trentino, Giulietti ha partecipato da Palazzo Geremia, sede della giunta comunale, all’iniziativa “Trento città dell’inclusione e contro ogni bavaglio”, organizzato dal presidio di Articolo21 del Trentino Alto Adige in collaborazione con il Sindacato regionale dei giornalisti e la Fnsi.

La città di Trento, ha confermato il sindacato Franco Ianeselli nel corso dell’incontro, diventerà capoluogo dell’accoglienza, ospitando giornalisti minacciati o perseguitati nel proprio territorio o Paese d’origine per il proprio impegno a difesa dei diritti umani. «In cambio chiederemo ai giornalisti di portare la propria testimonianza nelle scuole», ha detto il primo cittadino.

«Creiamo a Trento una casa dell’accoglienza per difensori dei diritti umani. È un esperimento originale che permette di proteggere chi illumina le periferie del mondo», ha commentato il presidente Giulietti.


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