Arrestato il 27 marzo 2020, il 10 agosto Drareni era stato giudicato colpevole di “minaccia all’integrità del territorio nazionale” e “istigazione a manifestazione non armata” e condannato in primo grado a tre anni di carcere, ridotti a due in appello.
Queste accuse non si riferivano ad altro che all’attività professionale di Drareni, che aveva seguito costantemente le manifestazioni del movimento di protesta “Hirak”, che nell’aprile 2019 avevano costretto il presidente Abdelaziz Bouteflika a cedere il potere. E proprio decine di militanti di “Hirak” sono stati scarcerati, insieme a Drareni, a seguito della grazia promulgata dal presidente Abdelmadjid Tebboune.