Una cordata di voci, anime, tra testa e cuore. I ponti, i vasi comunicanti oltre i paralleli e i meridiani, sull’onda dei diritti civili, della libertà di pensiero ed espressione. I colori e la fantasia che diventano pietre per costruirli, quei ponti di pace.
Questo e molto di più è il contest Free Patrick Zaki: prisoner of conscience che terminerà domani, sabato 6 febbraio alle 11, con la premiazione in diretta su Facebook e Youtube (@freezakicontest) di 10 dei 30 straordinari poster giunti da ogni dove e che pubblichiamo sul nostro portale.
Per gradi.
Il contest altro non è che l’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow“, ideata da Amnesty International Italia, dal festival salentino Conversazioni sul futuro dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e Articolo 21, forte di tanti validi d’eccezione che leggerete in calce.
I dieci migliori poster, selezionati da una giuria internazionale, saranno poi affissi a partire da domenica 7 e lunedì 8 febbraio – anniversario del primo fermo e della convalida dell’arresto – a Bologna (che ha conferito la cittadinanza onoraria allo studente) e nelle altre città e nei luoghi pubblici e privati che aderiranno all’iniziativa. La giuria è composta dal designer Armando Milani, una delle più importanti figure internazionali della grafica italiana, dalle giornaliste Annalisa Camilli, Francesca Mannocchi, Marta Serafini, Laura Cappon, dal giornalista Riccardo Luna, dalla designer canado-italiana, advisor di Poster for Tomorrow Ginette Caron, dall’architetto, designer e curatore indipendente Marco Rainò, dall’artista e attivista Gianluca Costantini, dalla graphic journalist italotunisina Takoua Ben Mohamed, dall’attivista Maryam Al Khawaja (Bahrein), dall’artista e attivista iraniano che vive e lavora in Francia Kianoush Ramezani e da un gruppo di designer e graphic designer formato da Marisa Gallen (Spagna), Cédric Gatillon (Francia), Mila Mars Melank (Bosnia ed Erzegovina), Francesco Poroli (Italia), Pavel Pisklakov (Russia), Teresa Sdralevich (Belgio), Agnieszka Ziemiszewska (Polonia).
Domenica, 7 febbraio, ricordiamo, sarà un anno dal giorno in cui Patrick fu fermato all’aeroporto de Il Cairo e privato della sua libertà.
A quel buio rispondiamo col colore delle coscienze, scorta mediatica per Zaki.
Amnesty International – Italia
Diffondiamo idee di Valore
Festival dei Diritti Umani – Milano
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Patrick Libero – الحرية لباتريك چورچ
– Comune di Taranto
Università degli Studi di Catania
FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana
ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia
MEI – Meeting Degli Indipendenti