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Usa. La forza di una donna il volto del cambiamento

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Joe Biden ha giurato ed è diventato il 46 esimo Presidente degli Stati Uniti, ma tutti gli occhi sono rimasti puntati su di lei, Kamala Harris, la sua vice. Scorrendo i siti dei principali giornali  e siti americani, si coglie un’attenzione  verso Kamala, mai riservata in passato a chi ha ricoperto  la carica di vicepresidente. Con Kamala Harris è diverso, perché lei è entrata nella Storia, quella con la S maiuscola. E’ una  donna dai tanti primati, la prima indo-afroamericana a candidarsi alla presidenza ed arrivare sulla poltrona da vicepresidente. Non solo la prima donna, ma soprattutto la prima donna di colore figlia di immigrati della buona borghesia intellettuale. Rappresenta il riscatto di milioni di donne non solo americane. Un modello che fa sognare e che ispira fiducia e simpatia. E’ bella, è colta, è rassicurante, è telegenica e la sua presenza ha aiutato ad allontanare quei   4 anni di Trump divisivi e pieni di collera…

Il suo giuramento con la mano alzata, avvolta nell’abito blu elettrico al fianco del marito bianco ed ebreo, rappresenta  la vera svolta dalla presidenza Trump a quella Biden. Il vero cambio di passo da un’America bianca e incattivita a un’America multietnica e accogliente. Un’immagine potente che entra nella storia e resterà impressa nelle nostre menti. E’ la forza di una donna che rappresenta la sintesi di culture diverse, essenza della nazione americana costruita proprio sul sogno di milioni di uomini e donne venuti da lontano a cercare fortuna  nel nuovo mondo. Joe Biden probabilmente non sarebbe riuscito a sconfiggere Trump senza Kamala Harris al suo fianco. Con lei accanto gli  sarà più facile realizzare la promessa che ha fatto oggi di voler  essere  il presidente di tutti gli americani  e arrivare a quella agognata unità, parola pronunciata più volte nel suo discorso di insediamento.

Kamala Harris rappresenta il nuovo volto da spendere nella ricostruzione e nella guarigione della società americana e sono in molti a scommettere sul suo futuro da presidente. Biden ha bisogno di Kamala Harris ed è probabile che il ruolo della vicepresidente non sarà solo simbolico, ma andrà oltre quello a cui siamo abituati, vista anche la sua competenza giuridica. Ci si aspetta che Kamala prenderà parte in modo attivo nelle decisioni del presidente, quasi una presidenza a due. Biden sa che il suo paese è a pezzi non solo per la pandemia, ma per le forti tensioni alimentate da un presidente divisivo come è stato Trump, che ha scelto di disertare la cerimonia del giuramento del suo successore. C’erano tutti gli ex presidenti viventi, tranne Carter. Trump se  n’è andato senza salutare né accogliere i nuovi inquilini della Casa Bianca, proprio come un bambino viziato al quale è stato tolto il giocattolo. La sua assenza è stata la conferma del suo essere inadatto al ruolo istituzionale di commander in chief.

E’ uscito dalla porta di servizio, ma ha promesso di tornare. Temo che sentiremo presto sue notizie. Intanto Kamala Harris è diventata la donna più potente d’America. Vedremo  presto come  si muoverà sulla scena politica nel suo nuovo ruolo, che diventa decisivo anche in Senato , dove il suo voto di presidente dell’assemblea farà ogni volta la differenza, visto che democratici e repubblicani sono equamente rappresentati 50/50. C’è tanto da ricostruire sulle macerie lasciate da Trump, tanto da disfare dei provvedimenti iniqui emessi dal miliardario che sognava un’America grande ,ma l’ha solo  spaccata in due. Con l’arrivo della coppia Biden-Harris l’America volta pagina e noi con lei, anche se le paure del trumpismo sono ancora tutte lì e non ci lasceranno presto.

Fonte: la voce di new york


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