“Un giornalista incapace – per vigliaccheria o calcolo – della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere. Il suo stesso fallimento!” In questa constatazione c’è Pippo Fava e il suo giornalismo d’inchiesta. Dopo di lui che fine ha fatto la verità nel giornalismo contemporaneo? C’è un Pippo Fava oggi degno del suo giornalismo? Eppure lui il testamento spirituale l’ha lasciato: “Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo, infatti, che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali. Tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”. In questa riflessione c’è il testimone consegnato a chi sarebbe venuto dopo di lui. Ha indicato la sola strada che si dovrebbe percorrere: denunciare i mali che affliggono la società attraverso la verità anche quando questa è scomoda o pericolosa. Questo credo che albergasse nel suo cuore e nella sua mente quando scriveva e quando parlava.
Non dimentichiamoci mai che tra le funzioni della stampa vi è anche quella di informare il cittadino affinché possa esercitare consciamente la sua sovranità. Oggi avremmo tanto bisogno di lui e della sua penna libera e indipendente che faceva da guardiano al potere provando a impedire di portare alla rovina, al decadimento definitivo l’Italia. In una nazione democratica e libera come dovrebbe essere la nostra, il suo giornalismo avrebbe rappresentato uno degli elementi fondanti della società civile libera e onesta. Il giornalismo vero è come l’aria che respiriamo, sana o inquinata in base a come il giornalista decida di divulgare una notizia e di conseguenza informare i cittadini. Caro Pippo Fava ci manchi e ci manca il tuo giornalismo puro e veritiero.
Vincenzo Musacchio, giurista, più volte professore di diritto penale e criminologia in varie Università italiane ed estere. Associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). Ricercatore dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Discepolo di Giuliano Vassalli, allievo e amico di Antonino Caponnetto.