A oltre undici anni di distanza da quel terribile 29 giugno 2009, è stata emanata a Roma nel primo pomeriggio dell’8 gennaio 2021 la sentenza della Corte di Cassazione sulla strage ferroviaria di Viareggio, che causò 32 vittime, per la quale in primo grado e in appello era stato condannato l’a.d. di Fs e Rfi Mauro Moretti.
I giudici della Quarta sezione penale della Suprema Corte hanno dichiarato prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro.
C’è stato inoltre un rinvio alla Corte d’Appello di Firenze per la riapertura dell’appello bis per gli imputati, tra cui anche l’ex a.d. di Fs e Rfi, Mauro Moretti, per rivalutare le responsabilità per il reato di disastro ferroviario colposo.
Attesa da tempo e accolta con rabbia e sdegno dai familiari delle vitime, la sentenza è stata seguita con una diretta streaming e preceduta da vari momenti pubblici di riflessione promossi dall’associazione Il Mondo che vorrei onlus, ai quali sono intervenuti anche Sicurezza e Lavoro, che da tempo segue la vicenda, e diverse associazioni, amministratori pubblici, sindacalisti e familiari di vittime di altre stragi italiane (amianto, crollo Torre Piloti di Genova, ThyssenKrupp, Moby Prince, Rigopiano, Ponte Morandi, ecc.).
In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, è prevista per il 9 gennaio 2021 una conferenza stampa dei familiari delle 32 vittime, che hanno oggi commentato lapidariamente: “È una giornata triste“.
Massimiliano Quirico
direttore@sicurezzaelavoro.org