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Scritte fasciste ad Adria, il sindaco: un insulto ai valori sui quali si fonda la comunità

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Tre scritte “Adria è fascista” siglate con una croce celtica sono comparse la scorsa notte nel centro della città polesana, nell’imminenza della Giornata della Memoria e a pochi giorni dagli insulti via Facebook alla senatrice a vita Liliana Segre dal referente locale di Forza Nuova. Vergate con spray nero sui muri, le frasi sono comparse in via Badini, via Carducci, vicolo Che Guevara strada, quest’ultima, in cui ha sede il circolo Pd comunale e dove ai tempi del Pci vi era il circolo Rinascita. Immediata la presa di distanza del sindaco Omar Barbierato che ha denunciato il fatto alla polizia che, ora, sta analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza. “Un insulto alla Costituzione, ai valori sui quali si fonda la comunità e alla storia partigiana di Adria” dice Barbierato che denuncia anche la comparsa di uno striscione a firma Forza Nuova alla stazione delle corriere, incollato a deturpare il murale realizzato dagli studenti delle scuole della città. Sullo striscione la scritta “Ciao Andrea”, con ogni probabilità dedicato a un esponente padovano della formazione neofascista, scomparso giusto due anni fa. “E’ stata presentata denuncia anche per quello striscione – riprende il sindaco – che è andato a colpire uno dei simboli più recenti di cultura, di impegno contro il degrado e di vittoria della bellezza sull’oscurantismo. Valori che evidentemente hanno provocato lo sdegno di qualche movimento estremista che sulla croce celtica fonda i propri ideali. Invito tutte le forze politiche a prendere le distanze in maniera bipartisan da quanto accaduto, condannando sia il gesto di Forza Nuova, sia l’atto vandalico”. Barbierato ha annunciato che le scritte saranno cancellate e il murale restaurato.


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