Per ricordare la figura e l’impegno sociale di Agitu Idea Gudeta, brutalmente uccisa negli ultimi giorni del 2020, la città di Trento ha collocato nei giorni scorsi una panchina rossa in piazza Santa Maria Maggiore, nel luogo in cui la pastora di origini etiopi era solita allestire la propria bancarella nel mercato contadino settimanale. L’iniziativa si affianca a una serie di proposte nate allo scopo di mantenere in vita il ricordo di Agitu e di portare avanti i suoi progetti, ad iniziare dall’allevamento delle capre mochene, in via di estinzione. Accolta con favore da parte della popolazione cittadina, che fin dalle prime ore ha voluto omaggiare il ricordo della pastora portando fiori e messaggi di commiato, la panchina rappresenta la prima istallazione del suo genere. Nelle prossime settimane, infatti, l’amministrazione di Trento intende posizionare numerose le panchine rosse in diverse zone del capoluogo trentino, per sensibilizzare la cittadinanza sul problema della violenza sulle donne.
«La mozione sulla distribuzione delle panchine rosse è stata approvata qualche settimana fa in Consiglio comunale, ma, a fronte di quanto accaduto ad Agitu, abbiamo pensato di dare attuazione immediata alla richiesta arrivata dalle circoscrizioni. Si tratta dell’inizio di un percorso di ricordo della storia di Agitu e dei suoi sogni», ha spiegato il sindaco di Trento Franco Ianeselli.
Poco dopo l’inaugurazione della panchina rossa, il sindaco Ianeselli e il presidente del Consiglio Paolo Piccoli, hanno accolto il fratello e la sorella di Agitu, Kuma e Bethelihem Ideo Gudeta, arrivati dall’Etiopia per i funerali e una fiaccolata di ricordo.
Nel frattempo, prosegue la raccolta fondi promossa da Zebenay Jabe Daka, presidente dell’associazione Amici dell’Etiopia, che nei giorni scorsi ha superato i 100.000 euro di donazioni. Le risorse verranno impiegate per rimpatriare la salma di Agitu e per proseguire i suoi progetti di accoglienza, solidarietà internazionale e di recupero del territorio alpino e valorizzazione dei prodotti tipici.