Le parole di Gabriele Rubini, pronunciate in una trasmissione di Radio Radio contro il popolo ebraico ancora risuonano come una delle peggiori “uscite” del 2020 in quel crescendo di attacchi antisemiti cui purtroppo si sta assistendo negli ultimi mesi e persino nei giorni dedicati alla memoria dello sterminio di milioni di ebrei. Su quelle affermazioni è arrivato però un provvedimento importante del Consiglio di disciplina del Lazio che ha sanzionato il direttore di Radio Radio, Furio Camillo Focolari. La vicenda ha inizio a marzo del 2020, quando il Consiglio di disciplina territoriale del Lazio ha ricevuto un esposto della Comunità ebraica di Roma, a firma della presidente Ruth Dureghello, in relazione alle dichiarazioni oltraggiose di Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio, nei confronti degli ebrei. Nella trasmissione andata in onda il 28 febbraio 2020, condotta da Ilario di Giovambattista e in cui era ospite Gabriele Rubini ci furono gravi dichiarazioni contro Israele e la sua politica nei confronti dei palestinesi. In pratica Rubio, senza un reale contraddittorio, affermò, tra l’altro: ”Non e’ colpa mia se Israele nella politica interna ed estera e non parlo degli israeliani e degli ebrei, ma dei sionisti, fa schifo al c… ci sono tantissimi ebrei contro il regime di apartheid che applica quotidianamente Israele…in Palestina ci sono 200 mila giovani depressi che fanno uso di psicofarmaci fatti passare illegalmente da Israele ed Egitto così che la popolazione stia buona buona”. Dopo l’esposto della Dureghello c’è stata un’istruttoria nel corso della quale si è audito il direttore, Focolari, cui sono state contestate una serie di violazioni della deontologia del giornalista, in particolare che non ci fosse stata dissociazione del conduttore dalle frasi razziste contro il popolo ebraico.Il direttore si è impegnato a non ospitare ancora Rubio nelle trasmissioni di Radio Radio e, come forma di riparazione, ha detto che inviterà gli esponenti della Comunità ebraica di Roma. La sanzione c’è stata comunque perché le parole dell’ospite avevano superato il limite e per dare un segnale nella dilagante ondata di odio che attraversa i social e contiene un odio razziale che spesso deborda nella vita reale, come dimostra il recente episodio del saluto romano in un consiglio comunale. Nel corso dell’istruttoria su questa vicenda è stato audito anche Francesco Di Giovambattista, presente alla medesima trasmissione, sempre per verificare i motivi della mancata dissociazione da quelle dichiarazioni di Chef Rubio. A latere bisogna ricordare che la Comunità ebraica di Roma lamenta il fatto che non gli è stato consentito di poter intervenire in diretta, come afferma il responsabile della comunicazione Ruben Della Rocca.
(Nella foto di Repubblica Gabriele Rubini)