La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza del 26 gennaio 2021, ha reso definitiva la condanna a 4 mesi di reclusione, senza sospensione della pena, nei confronti di Paolo Riccardo Papagni, l’imprenditore balneare di Ostia che, con una serie di esplicite e gravi minacce, ha tentato di impedire alla giornalista di inchiesta Federica Angeli di pubblicare, nel 2013, un articolo sui legami fra criminalità organizzata e poteri economici nella gestione del litorale romano. Pienamente confermata anche la condanna al risarcimento dei danni causati alla stessa Federica Angeli, all’Ordine Nazionale dei Giornalisti ed alla Fnsi, costituitasi parte civile al fianco della coraggiosa cronista, a fronte della intollerabile lesione del diritto costituzionale alla libera informazione (art. 21 Cost.). Innanzi la Corte di Cassazione, sia Federica Angeli che la Fnsi sono stati rappresentati dall’avvocato Giulio Vasaturo.
Per il Presidente e il Segretario della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso “si tratta di una straordinaria vittoria per la libertà di stampa nonché per l’affermazione del ruolo di rappresentanza dei giornalisti, sono stati risarciti tutti i cronisti che ogni giorno fanno il loro mestiere su territori complicati”