Caro Conte, non so se ci rivedremo, ma voglio ringraziarti lo stesso per quello che hai dato al Paese.
Perché hai servito la Nazione con disciplina e onore. Non tutto è stato impeccabile, ma abbiamo visto – dopo molto tempo – dedizione, ascolto e intelligente mediazione. Persino compostezza, in mezzo a molti politici convinti che la violenza verbale sia segno di carisma. Se farai un partito non ti voterò, perché non amo i partiti personali; a meno che la sinistra non si perda ancora alla ricerca di Renzi. Ti auguro di rimanere “forte e appassionato” come hai promesso, a disposizione del Paese, sapendo di poter contare sulla considerazione dei tanti cittadini, per i quali la contraddizione tra degrado sociale e valori costituzionali è diventata una questione personale di impegno.
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