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Nella giornata del 5 gennaio nella filiale dell’ong Viasna a Gomel in Bielorussia le autorità stanno facendo una perquisizione. Da quanto riportato dall’Associazione Bielorussi in Italia ‘Supolka’, l’attivista per i diritti umani Leanid Sudalenka si trova all’interno dell’edificio e il suo cellulare risulta irraggiungibile. Lo fa sapere Viasna stessa attraverso il suo canale Telegram.
Ieri Leanid Sudalenka ha reso noto ai media indipendenti il caso di persecuzione di un uomo che aveva fatto un pupazzo di neve considerato dalle autorità un reato previsto dall’art. 23.34 del codice amministrativo per “manifestazione non autorizzata”. Il Centro per i diritti umani “Viasna” è un’organizzazione non governativa per i diritti umani, creata nel 1996 durante le azioni di protesta di massa dell’opposizione democratica in Bielorussia. Viasna era inizialmente un gruppo creato per aiutare i partecipanti al raduno arrestati e le loro famiglie. Ecco perché originariamente Viasna aveva il nome “Viasna-96”. Il 15 giugno 1999 l’organizzazione è stata registrata come Centro per i diritti umani “Viasna”. È una ONG nazionale con l’ufficio centrale a Minsk e organizzazioni regionali nella maggior parte delle città bielorusse. Viasna ha circa 200 membri in tutto il paese. L’organizzazione è gestita dal Consiglio e presidente del Consiglio, eletto dal Congresso generale. Il 28 ottobre 2003 la Corte Suprema della Repubblica di Bielorussia ha annullato senza fondamento la registrazione di Viasna per la sua partecipazione all’osservazione delle elezioni presidenziali del 2001. Il 6 marzo 2004 il Centro per i diritti umani “Viasna” è diventato membro della Federazione internazionale per i diritti umani ( FIDH). L’obiettivo principale di Viasna è quello di contribuire allo sviluppo della società civile in Bielorussia, basata sul rispetto dei diritti umani, descritta nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e nella Costituzione della Repubblica di Bielorussia.
