“Nel 2021 ricorrono i 75 anni dei Nastri d’argento e quest’iniziativa è un salto per guardare i mutamenti del cinema e della televisione”, ha spiegato nella conferenza stampa in streaming Laura Delli Colli, Presidente del sindacato dei giornalisti cinematografici, riferendosi al nuovo corso intrapreso dalla sua importante organizzazione, e cioè l’assegnazione di un nastro d’argento anche alle grandi serie internazionali: da oggi accanto ai lungometraggi, ai documentari e ai corti, con tanto di ‘cinquine’ e Premi ogni anno, in una sessione dedicata, le “Serie d’argento” avranno il loro riconoscimento. Alla conferenza stampa erano presenti con La Delli Colli i membri del direttivo Fulvia Caprara e Paolo Sommaruga.
Non è un caso che, al varo dell’iniziativa, sia partner la Film Commission Regione Campania che produce sul suo territorio serie di grande attrazione internazionale, come Gomorra e L’amica geniale. Napoli sarà anche la sede dove si svolgerà la cerimonia di premiazione dei nastri. In questa stagione durissima per molti lavoratori dello spettacolo, il destino è stato più clemente verso chi non è impegnato in quello dal vivo. Da Napoli arrivano i numeri di una buona semina iniziata molti anni fa: dal 2005 a oggi sono 1000 i progetti attratti e sostenuti in Campania, di cui 250 tra film e fiction. Oltre 50 i titoli per la tv, comprese le 5 stagioni di Gomorra, 2 stagioni (a oggi) de L’amica geniale (e la terza è in lavorazione) 3 stagioni de I Bastardi di Pizzofalcone. Oltre al cast di attori, le produzioni coinvolgono personale per una percentuale che oscilla fra il 40% e il 60% di tecnici e maestranze del territorio, anche nella produzione e nella scenografia. Dalla Campania la Presidente della Film Commission Titta Fiore ha commentato: “La scelta di Napoli come sede di quest’evento speciale premia la puntuale accoglienza che la Campania ha riservato a titoli di successo e l’impegno con cui la Film Commission Regione Campania ha contribuito ad attrarre, grandi progetti seriali. Nei 15 anni dalla nascita della Film Commission c’è stata una crescita esponenziale delle produzioni sul territorio. Fra le altre, aspettiamo per esempio di vedere la serie su Maradona, con gli episodi ‘napoletani’ diretti da Edoardo de Angelis.”.
Intanto la Delli Colli ha annunciato tre Nastri d’Argento d’onore per tre titoli molto popolari, appartenenti alla serialità che conquista nuovi mercati anche internazionali: insigniti Montalbano, Gomorra, L’amica Geniale. Luca Zingaretti nel ringraziare ha detto: “Montalbano è stata un’avventura fantastica, una cavalcata meravigliosa. Mi porterò dentro per sempre le ore di chiacchierate con Andrea Camilleri, i mesi passati sul set a lavorare su Salvo e Alberto Sironi che per me è stato una figura paterna”. L’attore e regista Marco D’Amore ha mandato il suo messaggio direttamente dal set di Gomorra 5 per testimoniare come donne e uomini continuino a lavorare, anche in questo periodo difficile, perché sentono necessario quello che fanno. E un affettuoso saluto anche da Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio le piccole Lenù e Lila de L’amica geniale che saranno premiate come esordienti. Dichiara Saverio Costanzo (premiato per la scrittura seriale e la regia de L’amica geniale): ” Un percorso di formazione anche per me come per Lenù e Lila. In questi cinque anni, mi sento di essere diventato da giovane regista un regista ‘uomo'”.
Maria Pia Ammirati, neo direttore di Rai Fiction alla sua prima uscita ufficiale, confermando l’avvio di nuovi progetti aperti al sostegno della comunicazione ha detto che “La serialità è il linguaggio contemporaneo, una palestra del nuovo, di sperimentazione e contaminazione. Non a caso le serie premiate nascono dal lavoro di tre scrittori: Ferrante, Camilleri e Saviano. Il cinema aiuta la fiction a diventare arte”. “Grazie ai Nastri d’Argento, che danno un segno di vitalità nell’aver colto questo processo mondiale” anche da parte di Nicola Maccanico, Sky, che afferma: “È arrivato il momento per dire che i modelli di narrazione seriale non sono diversi da quella cinematografica. Se il cinema si muove su una linea autoriale, la serialità viaggia come sistema”.