«Gentili Signori, vi informiamo che dalla data del primogennaio 2021, Gedi Gruppo Editoriale S.P.A. cesserà la pubblicazione del periodico Micromega. Cordiali saluti», così, breve e laconico è stato il messaggio inviato al direttore e alla redazione di Micromega.
La triste notizia – se muore
«Posso assicurare – ha immediatamente affermato il direttore sul sito della rivista culturale, rassicurando i suoi lettori – che Micromega continuerà a vivere e che con i redattori, e i collaboratori, stanno già studiando le modalità per non interrompere la continuità della testata».
Un ulteriore e triste segno di questi tempi: «Spegnere una voce libera che ha animato il dibattito culturale per oltre trent’anni e un vulnus per la nostra democrazia, una ulteriore disf
«Una testata storica, intelligente, libera, laica e profondamente spirituale. Una redazione che è sempre stata vicina alle chiese protestanti e in particolar modo alla chiesa valdese», ha concluso Gillio.
Originariamente bimestrale la rivista italiana di cultura, politica, scienza e filosofia è stata fondata nel marzo 1986 e sottotitolata «le ragioni della sinistra».
Abbandonato il sottotitolo fisso, decide poi di adottarne (di volta in volta) uno tematico per sottolineare l’appartenenza a «una sinistra dichiaratamente “eretica” e radicalmente libera da appartenenze di partito» e di essere uno «strumento per pensare e per cambiare, contro i conformismi dominanti».
Per il suo trentennale (nel 2016) decide infine di usare per ogni numero il medesimo sottotitolo: «Per una sinistra illuminista».
Anche la redazione di Riforma, il settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi (come ha fatto Articol
Il pluralismo informativo «è un valore fondamentale per ogni democrazia, che va difeso e concretamente attuato e sostenuto», ha ricordato più volte e in diverse occasioni il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.