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Manfredonia, aggredito giornalista della Tgr Rai di Puglia. La solidarietà del sindacato

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«Il collega è stato accerchiato da alcune persone e strattonato da un uomo che gli ha ingiunto di cancellare le immagini», spiega il Comitato di redazione. «Ancora una volta libertà di informazione e diritto di cronaca vengono messi a repentaglio da chi ha interesse a non avere cittadini informati», rilevano Fnsi e Assostampa. «Prefetto di Foggia e forze dell’ordine intervengano», chiede il Coordinamento dei Cdr della Tgr.

Il Comitato di redazione della Tgr Puglia denuncia «la vile aggressione subita questa mattina dal collega che stava realizzando le immagini del casolare in località Macchia Rotonda a Manfredonia» dove ieri è avvenuto un omicidio. «Il collega – spiegano Claudia Bruno, Annalisa Laselva e Gaetano Prisciantelli – è stato accerchiato da alcune persone e strattonato da un uomo che si è qualificato come il padre della vittima, che gli ha ingiunto di cancellare le immagini riprese». I componenti del Cdr stigmatizzano «l’ennesimo attacco alla libertà di informazione e al diritto di cronaca ed esprimiamo solidarietà al collega».

Al fianco del collega la Federazione nazionale della Stampa italiana, l’Associazione Stampa di Puglia, l’Usigrai e il Coordinamento dei Cdr della Tgr Rai.

«Ancora una volta la libertà di informazione e il diritto di cronaca vengono messe a repentaglio da chi ha interesse a non avere cittadini informati in Puglia. Il sindacato unitario dei giornalisti, esprimendo vicinanza al Comitato di redazione e a tutti i giornalisti della redazione Rai regionale, invita le forze dell’ordine a far luce quanto prima sull’accaduto», rilevano Fnsi e Assostampa.

Di «ennesima minaccia ai danni di un collega nel tentativo di impedirgli di svolgere il suo lavoro» parla il Coordinamento dei Cdr della Tgr Rai, che esprime «piena solidarietà» al collega. «Un episodio grave – incalzano i Comitati di redazione –, l’ennesimo attacco alla libertà di informazione che stigmatizziamo e condanniamo con forza. Come Coordinamento chiediamo al Prefetto di Foggia e alle forze dell’ordine un intervento immediato a tutela dei giornalisti del servizio pubblico e più in generale di tutti gli operatori dell’informazione».


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