Anche Angelo ha ceduto in 10 giorni a questo flagello: a 84 anni e già tanti problemi al cuore Angelo Sferrazza ci ha lasciati. Per lunghi anni tesoriere dell’Ucsi e vice presidente dei partigiani cattolici, e per lunghi anni vicedirettore con me alle Teche Rai, Sferrazza era un giornalista sui generis, che aveva cominciato il mestiere giovanissimo al Popolo, ma poi si era dedicato alla politica estera e alla cultura, lavorando a lungo proprio nella produzione culturale della Rai. Amava approfondire ogni argomento, qualsiasi tema, anche quello apparentemente più banale, era per lui spunto di riflessione, di collegamenti con la storia, con il pensiero filosofico, con lo scenario internazionale.
Angelo era un conversatore meraviglioso, una enciclopedia vivente, una persona impegnata per decenni in ogni evento in difesa della costituzione, della resistenza, dei valori democratici, partecipava a iniziative di volontariato soprattutto per parlare ai giovani delle radici della nostra repubblica, della forza dei principi su cui era fondata. Voleva ricostruire lo spirito della resistenza e della fondazione dell’Europa, alla quale pure aveva partecipato lavorando con i fondatori della CEE fin dal lontano 1957.
Ci mancherà Angelo, come ci mancano i troppi morti di Covid di quella generazione che ha ricostruito l’Italia e la cui lenta scomparsa ci sta privando di un contributo di storia, di cultura, di senso civico di cui ancora non ci rendiamo neanche conto.