L’esordiente autrice de “L’educazione”, Tara Westover è nata nel 1986 in Idaho. Sul risvolto di copertina giorno e mese di nascita non sono indicati perché i suoi genitori non l’hanno comunicato all’anagrafe e hanno dimenticato la data esatta. Il motivo per cui lei e i fratelli non sono stati registrati è da legarsi alla credenza che lo Stato, informato della loro esistenza, li avrebbe obbligati a incredibili vessazioni, tra cui sottoporsi alle cure mediche e andare a scuola: suo padre da piccola le raccontava che, per questi motivi, una famiglia che abitava in zona, era stata attaccata dai federali con le armi.
Allontanati dallo studio per non essere rovinati, fin da piccolissimi, Tara e i suoi fratelli sono stati addestrati dal padre a recuperare metalli in una discarica, nella quale si sono feriti, a volte in modo serio. La madre, ostetrica e guaritrice, insegnava loro come lavorare erbe alle quali attribuiva poteri miracolosi. Tara è cresciuta aspettando la fine del mondo, così diceva il padre interpretando a suo modo la Bibbia e, per prepararsi all’apocalisse, si stipavano in barattoli cibi ad hoc, convinti che la loro famiglia sarebbe stata l’unica a sopravvivere all’anno 2000. Nei confronti delle donne l’opinione era fossero sgualdrine: uno dei fratelli, in particolare, si esprimeva con la violenza.
Nell’integrale isolamento, su tutto dominava la paura, l’odio verso gli infedeli o semplicemente i diversi. In un crescendo di tensione Tara, che fino a diciassette anni non aveva mai saputo niente delle Torri Gemelle e tanto meno dell’Olocausto, ci accompagna alla scoperta della sua fame di conoscenza e di vita che la porta a emanciparsi a caro prezzo, contro il volere della famiglia. Indipendente, sorretta dall’intelligenza e da borse di studio meritate, arriva all’università di Cambridge e di Harvard, fino alla biografia che rivela un’autentica narratrice, testimone di come “l’educazione” possa trasformarci.
“Questo non è un libro sui mormoni né su nessun altro credo religioso”, è la premessa dell’autrice al suo lavoro: giusta perché i pregiudizi secolari nei quali è stata ingabbiata, non possono riferirsi al mormonismo dei suoi. Tutt’oggi in vari ambienti sono diffuse superstizioni che portano ad avere paura dei medici, delle medicine, a rifiutare la realtà, per non parlare dei vaccini e, in un periodo di angoscia come quello che attraversiamo, affiorano in tutta evidenza. Nelle 380 pagine, coinvolgenti come solo i grandi narratori riescono, la Westover ci affida la sua battaglia per salvarsi da quel misto d’ignoranza e follia che può condurre a una vita piena di lividi o a prematura morte. Da leggere e regalare.
Tara Westover
L’educazione
Universale economica Feltrinelli
Pagine 380
Brossura euro 11
Ebook euro 7,99