“Prima Falcone e Borsellino, poi Saetta e Livatino, ma anche Costa, Chinnici, Terranova o Mattarella, La Torre e tutti gli altri martiri di mafia. Caduti per una società più giusta, per la difesa dei più deboli. La sentenza di un tribunale tedesco che ha respinto il ricorso di Maria Falcone a tutela del nome di Falcone e Borsellino usato da una pizzeria a Francoforte sul Meno attacca l’antimafia nella sua essenza”, denuncia il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco. “Sono passati quasi 30 anni dalla morte di Falcone e il tema della lotta alla mafia non è più così sentito tra i cittadini”, scrivono i magistrati tedeschi.
“Non deve passare questa devastante linea di distruzione della civiltà, del sentire comune – continua Lo Monaco – Perciò il Centro Pio La Torre è solidale con Maria Falcone e tutto il fronte antimafia in questa battaglia di civiltà contro l’ottusità di certa magistratura tedesca”.