“Siamo di fronte a un ulteriore tentativo di depistaggio da parte delle autorità egiziane sul caso dell’uccisione di Giulio Regeni”. A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, che così commenta il comunicato della Procura del paese dove venne assassinato il ricercatore italiano, nel quale si esclude ogni coinvolgimento dei quattro ufficiali della Sicurezza nazionale che le autorità giudiziarie italiane hanno indicato come presunti colpevoli.