BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Auguri Citto

0 0

Tantissimi auguri a Francesco Maselli. Citto ha varcato la soglia dei 90 anni e gli auguriamo il raddoppio.

La storia di un regista e intellettuale testardamente comunista è straordinaria. Ha attraversato stagioni diverse con un solidissimo filo rosso che le ha unite.

Dopo la Resistenza antifascista, dove aveva organizzato gli studenti medi, iniziò la sua attività diplomandosi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma.

Collaborò con Michelangelo Antonioni, Luchino Visconti, Cesare Zavattini. Per fare alcuni nomi. Ma realizzò nel 1964, tra i suoi diversi film, anche la trasposizione cinematografica del romanzo di Alberto Moravia Gli indifferenti.

La produzione di Citto è assai variegata, spaziando da I delfini del 1960, a Il sospetto del 1975, a Storia d’amore del 1986, a Civico zero del 2007 e Le ombre rosse del 2009. In mezzo un’opera di formazione, rappresentativa come nessun’altra del clima post ’68, Lettera aperta ad un giornale della sera del 1970.

E poi, l’interpretazione qualitativamente altissima di grandi eventi divenuti cerimonie mediatiche, nei film collettivi L’addio a Enrico Berlinguer del 1984 e Un altro mondo è possibile del 2001.

Ma non solo cinema, televisione; o opera lirica, di cui è un cultore, vedi nel 1960 l’apertura della stagione del Teatro La Fenice di Venezia con la regia de Il trovatore di Giuseppe Verdi.

Maselli ha diretto mirabilmente l’Associazione nazionale degli autori cinematografici (ANAC) e ha partecipato attivamente alle iniziative riformatrici più rilevanti del settore negli anni settanta: la riforma della Rai e quella della Biennale di Venezia.

Ha partecipato attivamente alla costituzione dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.

Ha militato per decenni nel Partito comunista italiano, per approdare poi a Rifondazione comunista. Sempre a testa alta e con il rigore dell’impegno. Ci ha insegnato che politica e cultura si possono coniugare con serietà e stile. E che si può essere intellettuali generali, mantenendo intatti i propri valori e le proprie idee.

Grazie Citto.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21