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Le verità scomode sul Mediterraneo in un incontro sui migranti e la crisi umanitaria. Domani collegamento con la Jonio

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“Le verità scomode. La crisi umanitaria in Libia e nel Mediterraneo centrale e il giornalismo sotto attacco” è il titolo dell’incontro in collegamento diretto con la nave Jonio che si terrà domani, alle 17.30 e al quale prenderanno parte Giuseppe Giulietti, fondatore di Articolo21 e presidente della FNSI; Angela Caponnetto, inviata di RaiNews24; NelloScavo, giornalista di Avvenire; Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans. Ad introdurre i lavori e a moderare gli interventi sarà Barbara Del Mercato di MediterraneaVenezia.
Negli ultimi due anni solo la presenza in mare di navi da soccorso e aerei della società civile europea e il coraggioso lavoro di inchiesta di alcuni giornalisti, insieme ad avvocati e attivisti, ha consentito di tenere gli occhi ben aperti sulla situazione di quotidiana e permanente violazione dei diritti umani in Libia e del mancato rispetto del diritto marittimo e internazionale nel Mediterraneo. Gli attacchi concentrici dei governi europei, di mafie e milizie libiche e di torbidi ambienti maltesi non a caso hanno messo in questi mesi nel mirino proprio l’attività di osservazione in mare e quella di denuncia giornalistica a terra. L’obiettivo, da raggiungere con sequestri e fermi amministrativi, ricatti e minacce o attraverso la congiura del silenzio e dell’oblio, è mettere a tacere questi testimoni. Insieme a chi – come Nello Scavo e Angela Caponnetto – non ha mai smesso di denunciare, con rigore e puntualità, quanto accade sulle coste e nel Mare Nostrum, anche salendo a bordo delle nostre navi, e a chi – come Beppe Giulietti – è da sempre in prima linea nella battaglia per la verità e a fianco di chi fa fino in fondo il suo mestiere di giornalista, si vuole “provare a capire come unire le forze per fare in modo che il silenzio non cali mai su queste vicende e come una corretta informazione possa essere motore, oggi più di prima, del cambiamento dello stato delle cose ai confini d’Europa”.


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