Ci poteva essere una scelta peggiore della casalinga provocante al supermercato alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il sessimo e gli insulti? Sì, poteva capitare di leggere una altro articolo di Vittorio Feltri sulla colpa delle ragazzine che si infilano nel letto degli stupratori. Ma il destino e il tempismo di una trasmissione del servizio relevisivo pubblico hanno avuto la meglio. E dunque il programma “Detto fatto” è riuscito nell’intento di superare persino Feltri nel precipizio dell’insulto alle donne e, soprattutto, alle conquiste di parità, dignità, rispetto costate anni di battaglie e sconfitte. La pole dancer Emily Angelillo ha offerto agli spettatori e poi al popolo del web un tutorial su come muoversi in modo ammiccante al supermercato, ovviamente essendo munite di minigonna e tacchi a spillo. Se lo si guarda con distacco quel video mette una strana amara allegria: semplicemente una casalinga vestita in quel modo al supermercato scatenerebbe l’ilarità e forse la compassione di altre clienti (clienti maschi pure) oltre che delle commesse, dei facchini che scaricano i bancali con latte e biscotti, delle rappresentanti di commercio che vendono merendine in offerta, insomma del popolo semplice e casual che gira tra gli scaffali abitualmente. Ciò che è davvero grave è la messa in onda del tutorial nelle ore in cui si cerca disperatamente e con ostinazione di cambiare il concetto che si ha della donna. La Angelillo è stata anche una professionista seria, ha spiegato con perizia e pazienza la falcata, la posizione da assumere quando si impugna il carrello, come abbassarsi per prendere un prodotto, alzarsi e riporlo nel carrello. La lezione di “cliente provocante” è andata in onda in pieno pomeriggio con milioni di donne a casa a lavorare in smart working e nel frattempo intente ad ordinare qualcosa da mangiare, aiutare i figli a fare i compiti e partecipare al dibattito globale contro le violenze e gli insulti social.
L’indignazione era dietro l’angolo ed è esplosa sul web. Questa mattina lo scandalo era servito. Moltissime le reazioni. I vertici di Raidue, alla fine, hanno riconosciuto l’errore, si sono scusati col pubblico e hanno sospeso il programma con decisione resa nota nel pomeriggio. Queste le parole del direttore di Rai 2, Ludovico Di Meo: “‘Detto fatto’ è una trasmissione che ha la sola aspirazione, se possibile, di far divertire. Il programma ieri, è incappato in un gravissimo errore, non certamente voluto, del quale io per primo mi scuso con le telespettatrici e i telespettatori…nonostante non fosse nelle intenzioni avvalorare stereotipi femminili negativi – che tutti sono d’accordo nel biasimare e condannare – si è sopravvalutata la carica ironica a dispetto di una chiave che è risultata chiaramente offensiva. Sarà un serio impegno della rete indagare sull’accaduto e sulle responsabilità, e garantire che questo non accada più in futuro: sarebbe contrario allo spirito del programma e ai valori civili della conduttrice, degli autori, e di Rai2”.
In serata è intervenuto anche il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, con una nota dai toni severi: ” Il tutorial del programma di Rai2 su come portare un carrello al supermercato? Forse occorrerebbe un tutorial non su come fare la spesa ma su come fare servizio pubblico non calpestando il valore e la storia della Rai”.
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