Due femminicidi nel giorno simbolo della lotta contro la violenza sulle donne

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Proprio oggi, il 25 novembre, giorno della lotta contro la violenza sulle donne, due femminicidi terribili sottolineano quanto sia grave il fenomeno in Italia. Il primo è avvenuto a Cadoneghe, in provincia di Padova: un uomo di 40 anni ha ucciso la moglie con una coltellata al petto. L’assassino si chiama Jennati Abdelfettah, ha colpito la vittima con un coltello da cucina, poi ha chiamato i carabinieri dicendo: «Ho ammazzato mia moglie, venite». I militari sono accorsi subito presso l’abitazione dove la coppia viveva insieme ai tre figli. La donna era incinta del quarto figlio. Il marito è stato arrestato mentre i tre bambini sono stati affidati alle cure di un’amica di famiglia. E nelle stesse ore in Calabria un uomo di 36 anni è stato sottoposto a fermo perché ritenuto l’autore dell’omicidio di Loredana Scalone, il cui cadavere è stato trovato nascosto tra gli scogli a Stalettì (Catanzaro). Inizialmente irreperibile, Sergio Giana ha confessato di essere l’autore del delitto. Secondo una prima ricostruzione l’omicidio sarebbe avvenuto lunedì, giorno in cui si sono perse le tracce della vittima. Ieri Giana è tornato sul luogo del delitto per nascondere il corpo tra gli scogli. Ora è accusato di omicidio con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da relazione affettiva, per motivi abbietti e con premeditazione, nonché per il reato di occultamento di cadavere.


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