Gaetano era un poliziotto. Gaetano era un ragazzo di 44 anni. Un marito, un papà. Gaetano era un figlio del Salento, ostinato come la sua terra. Alla Sla che bussò alla sua porta 6 anni fa, ha risposto col sorriso e la pertinacia di chi decide di combattere per vincere. E vincere per lui significava essere felici, nonostante tutto.
Gaetano era cavaliere della Repubblica, perché Gaetano è…e non si può declinare al passato, la cellula impazzita di una virata di cui tutti abbiamo bisogno, oggi più che mai, quella verso la vita.
Comunque sia. Grazie a lui e al suo braccio operativo, la moglie Giorgia, dal 2015 nel Salento, chi è affetto da gravi disabilità motorie e non, è tornato ad avere diritto alle gioie di una vita fronte mare. Nella marina di San Foca, l’associazione IoPosso di Gaetano e Giorgia, ha realizzato “La Terrazza Tutti al Mare”, un luogo dove altri fratelli nella lotta, potessero sentirsi persone libere. Ma anche un luogo in cui il valore della prossimità è divenuto balsamo per l’anima, non solo per i fruitori ma anche per le loro famiglie e i volontari che nell’osmosi dello scambio hanno scoperto la bellezza delle piccole cose. Un luogo magico quello. Eppure un luogo possibile.
“Eih! Brutta banda di pazzi pieni di idee, voglio ringraziarvi tutti per l’affetto e l’amicizia che mi state trasmettendo. Quando ho proposto al gruppo la mia idea non pensavo “scoppiasse” in questo modo. È maturata in un periodo per me senza prospettive, un periodo che ancora mi accompagna… ma è nata da un ricordo. L’anno scorso vedevo ogni giorno un ragazzo in sedia a rotelle con il respiratore che passeggiava su e giù per il lungomare senza mai poter varcare quei dannati gradini. Io mi ero già imparentato con questa perfida signora che ha sconvolto la mia vita e quella della mia famiglia ma il pensiero andava a tutte le persone che soffrono. Quindi ancora grazie e vi prego tutto quello che fate, fatelo pensando a quelle persone e non a Gaetano, che è già contento per quello che siete e che farete. Grazie grazie grazie!”, le parole del poliziotto davanti alla nascita del suo sogno, il 10 marzo del 2015.
Gaetano si è spento nel pomeriggio di questo sabato sospeso in ospedale a San Cesario (Le), in seguito all’aggravarsi della sua malattia. Che se da un lato gli aveva tolto motilità e oratoria, dall’altro era diventata trampolino di lancio per una vita altra. E per gli altri. I funerali si svolgeranno domenica 15 novembre presso la chiesa matrice di Calimera (Le), suo comune d’origine,alla presenza del capo della polizia Franco Gabrielli e saranno officiati da don Luigi Ciotti.
Gaetano Fuso è, resta, un inno alla vita. Basta guardare quello specchio di mare.