Ci risiamo. E’ di nuovo lui, Giuliano Castellino, a dire ad alta voce che i giornalisti sono sgraditi nei luoghi in cui accadono le notizie. Il senso del leader di Forza Nuova per la censura e l’insofferenza verso la libertà di informazione viaggia di pari passo con lo scandalo per cui uno che è stato già condannato per aggressione ai due cronisti, e che è in giro per un movimento che sarebbe vietato dalla Costituzione, non rischi nulla. Anzi possa rincarare la dose di fascismo che lo accompagna proprio nell’ambito delle proteste, quella di Roma nello specifico, che ormai appaiono per ciò che sono, una modalità per creare disordine pubblico e non autentica manifestazione di dissenso contro le decisioni del Governo volte a frenare il contagio. I cortei di piazza che attraversano da giorni le piazze italiane sono infiltrati da gruppi neofascisti e da frange di ultrà dei tifosi del calcio (che spesso coincidono) e sempre i giornalisti sono il loro bersaglio preferito. L’ultima performance la si è vista a Roma domenica. Lì Giuliano Castellino c’era e si è fatto sentire. Prendendosela con i giornalisti naturalmente. “Ve ne fottete se chiudono le partite Iva e se il popolo sta andando alla fame. Raccontate la verità e scrivete che di covid non si muore; non è verto che le terapie intensive sono piene… state facendo terrorismo criminale…poi se ogni tanto qualcuno vi dà due schiaffoni gli fatè prendè pure l’anni”. Il riferimento chiarissimo è alla condanna a cinque anni di reclusione beccata da Castellino per l’aggressione al giornalista de L’Espresso, Federico Marconi, di cui pochi giorni fa sono state pubblicate le motivazioni. E i giudici hanno scritto che l’atto violento verso Marconi era volto esplicitamente a fermare l’informazione, tanto che nel processo la Federazione Nazionale della Stampa è stata ammessa come parte civile insieme a L’Espresso e al gruppo Gedi. Tutto questo non ha fermato l’arcinoto leader romano di Forza Nuova, anzi gli ha dato un motivo per tornare ad aggredire, stavolta “solo” verbalmente, i giornalisti. Ma chi è davvero Castellino? Un fascista convinto e arrogante che vorrebbe fermare a modo suo la stampa, certo. Ma anche un attivista dai modi duri: è stato arrestato al Corviale durante le proteste per uno sgombero. In più non disegna le truffe: è stato accusato di aver avviato punti vendita per prodotti destinati a celiaci e poi di aver taroccato i buoni per l’acquisto di prodotti senza glutine. Ed è lo stesso che ora va in piazza a urlare contro le false informazioni sanitarie diffuse sul covid dai giornalisti. Forza Nuova e tutta l’ultradestra italiana stanno cavalcando il disagio sociale sperando di creare un “incidente” grave e si appoggiano alle frange più violente del tifo di serie A. E’ uno spettacolo orrido nell’ora più buia dell’emergenza pandemica.