“Sono reati inaccettabili, ma anche segnali che devono far riflettere su come é stata gestita la situazione dopo l’assassinio abietto di Samuel Paty.”
Con una nota pubblicata sui social il Centro Islamico Culturale – Grande Moschea di Roma esprime la massima solidarietá alla Francia e al popolo francese per i tragici eventi verificatisi nella giornata di giovedí 29 ottobre.
L’importante comunicato a firma del Segretario Generale Dr. Abdellah Redouane oltre ad esprimere cordoglio per la tragica vicenda, invita la comunitá ad una maggiore saggezza e alla riconsiderazione delle rispettive motivazioni, convinzioni, ed eventuali ruoli diretti o indiretti nell’accaduto.
“Ancora una volta il Centro islamico culturale d’Italia condanna fermamente e come sempre il ricorso alla violenza omicida scaturita dalla follia di chi pretende di difendere un suo credo vendicandosi e colpendo persone inermi.
“A seguito dell’ennesima tragedia compiuta stamattina in Francia a Nizza – si legge – il Centro Islamico Culturale d’Italia, noto come la Grande moschea di Roma, presenta le sue più sincere condoglianze ai familiari delle vittime innocenti colpite barbaramente.
La situazione Oltralpe sta diventando più che preoccupante.
L’escalation della violenza orrenda e il ripetersi di crimini cruenti come quello perpetrato oggi a Nizza sono reati inaccettabili ancora una volta, ma sono anche segnali per tutti per riflettere su come è stata gestita la situazione dopo l’assassinio abietto di Samuel Paty.
Ancora una volta il Centro islamico culturale d’Italia condanna fermamente e come sempre il ricorso alla violenza omicida scaturita dalla follia di chi pretende di difendere un suo credo vendicandosi e colpendo persone inermi.
Questo clima di orrore potrebbe essere il risultato dell’irrigidimento delle posizioni dei protagonisti in Francia, nutrito anche dall’estero, con dichiarazioni e manifestazioni che non fanno del ritegno una virtù.
Per disinnescare queste dinamiche, il Centro Islamico Culturale d’Italia invita tutti ad una maggiore saggezza e a riconsiderare le rispettive motivazioni, convinzioni, ed eventuali ruoli diretti o indiretti nell’accaduto.
Riteniamo che l’internazionalizzazione delle crisi che devono essere gestite localmente e nazionalmente non aiuti a rasserenare gli animi e a sanare le ferite.
Il Centro Islamico Culturale d’Italia invita tutti a ripensare alla salvaguardia di un rapporto tra i cittadini che preservi l’ordine pubblico, la sicurezza degli individui, la libertà di espressione e il rispetto del credo altrui.
Il Segretario Generale
dott. Abdellah Redouane”