La solidarietà umana e l’orgoglio repubblicano di decine di migliaia di francesi hanno dimostrato silenziosamente la loro vicinanza alla famiglia del professore Samuel Paty, decapitato da un fondamentalista islamico ceceno nella storica piazza della Repubblica a Parigi.
Per ore ed ore si sono alternati membri del governo, del comune, intellettuali, esponenti politici dei maggiori partiti, tranne la destra sovranista della Le Pen, con giovani e famiglie, a difesa della laicità dello stato francese, della libertà di espressione, di criticare anche i simboli delle fedi religiose.
Importante, inoltre, che alcune comunità arabe maghrebine abbiano dimostrato insieme , condannando l’Islam integralista e jhadista, chiedendo anche il rispetto per le forze dell’ordine, ultimamente oggetto di sparatorie e addirittura attacchi con micidiali fuochi di artificio: “Risvegliamoci Musulmani, la Francia è il più bel paese al mondo”.
Intanto, l’Antiterrorismo francese ha fermato e messo sotto interrogatorio 11 persone, la maggior parte familiari e amici dell’assassino, tutti profughi politici ceceni , accolti e sostenuti economicamente dallo stato francese.
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