I media croati hanno chiuso oggi per due ore ai loro utenti e lettori l’opzione sui siti internet con la possibilità di commenti delle notizie e articoli come segno di preoccupazione e protesta contro la diffusione dell’incitamento all’odio sulla rete. L’iniziativa, promossa dall’Associazione dei giornalisti croati (Hnd), arriva dopo che una sparatoria la settimana scorsa davanti alla sede del governo ha attualizzato la radicalizzazione politica nella società croata.
Lo scorso 12 ottobre un giovane di ventidue anni ha sparato con un fucile automatico contro il Palazzo del Governo nel centro di Zagabria ferendo gravemente un agente di polizia per poi togliersi la vita. L’inchiesta ha mostrato che il giovane era stato radicalizzato sui social, ma aveva anche contatti diretti con persone di destra estrema. L’incidente ha attualizzato la tematica dei discorsi di odio sui social e da allora decine di politici e giornalisti hanno pubblicato sui loro profili varie minacce e offese ricevute negli ultimi anni.
«La situazione è ormai fuori controllo e l’odio, che finora era limitato sulle reti social, si è trasferito anche nella vita reale», ha spiegato oggi l’associazione dei giornalisti, indicando che proprio la loro professione è la più esposta a minacce e all’incitamento all’odio. All’iniziativa di chiudere la possibilità di commenti di articoli hanno aderito quasi tutti i media croati. (AnsaMed).