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Bavaglio sulle notizie sanitarie in Campania. Sconcertante decisione del Governatore De Luca

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“Per evitare la diffusione di notizie distorte e spesso non rispondenti alla realtà, l’Unità di Crisi a partire da domani, è a disposizione con un proprio referente per fornire tutte le informazioni richieste”. E’ quanto dispone l’Unità di crisi della Regione Campania per l’emergenza coronavirus. L’indicazione è in una nota diffusa dalla Regione Campania. Una decisione già trapelata nelle scorse ore che però ha suscitato polemiche: critici gli organismi rappresentativi dei giornalisti e le forze di opposizione. “Di fatto i cronisti campani – spiega Désirée Klain, rappresentante di Articolo21 in Campania e direttore artistico di “Imbavagliati” – saranno costretti ad avere notizie da un unico interlocutore! Un bavaglio sconcertante in un momento così critico per l’emergenza Covid in Campania, tra le prime regioni in Italia per contagiati”. «Un provvedimento che vieta a tutti i medici e dirigenti della sanità pubblica in Campania di parlare con i giornalisti. Annullate tutte le interviste programmate con testate nazionali. La postazione della Tgr Campania è dovuta uscire dall’area del Cotugno dalla quale dal marzo scorso racconta quotidianamente l’evoluzione della pandemia. È l’ultima trovata del presidente della Regione Vincenzo De Luca per accentrare la comunicazione soltanto nelle sue mani: “Per evitare la diffusione di notizie distorte e spesso non rispondenti alla realtà”». È quanto denunciano, in una nota congiunta, Federazione nazionale della Stampa italiana e Sindacato unitario giornalisti della Campania.

«Il governatore, che con le sue dirette tv ha sdoganato il balcone e il monologo come strumenti della politica dell’uomo solo al comando, vuole imbavagliare la stampa per impedire ai cittadini di conoscere la reale situazione dell’emergenza sanitaria. Di cosa ha paura Vincenzo De Luca? Cosa non vuole che si sappia realmente?», incalza il sindacato.

«È evidente che il racconto che vorrebbe dare, con una voce unica, della pandemia in Campania non corrisponde alla realtà. Purtroppo in questo momento non può, come ha fatto nel recente passato, cavalcare contingenze positive dell’andamento del contagio per autocelebrarsi. I numeri sono preoccupanti e la sanità locale non è quella svizzera come vorrebbe far credere a tutti», proseguono Fnsi e Sugc.

«Dalla mascherina al bavaglio è un attimo – concludono –, ma per fortuna siamo ancora in democrazia e i giornalisti sapranno fare ancora meglio il loro mestiere, andando ad ascoltare le voci dei cittadini che ogni giorno devono patire enormi difficoltà per ottenere un minimo di assistenza sanitaria degna di questo nome».

“Medici, infermieri, giornalisti – afferma Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania– hanno un ruolo fondamentale soprattutto in questa fase e l’informazione, con centinaia di giornalisti impegnati da mesi in strada, non può essere emarginata. Invitiamo, dunque, – conclude il presidente dell’Odg campano – il rieletto presidente della Regione Vincenzo De Luca a ritirare questo atto ingiustificato e ingiustificabile”.


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