Nel 1989, poco prima della caduta del Muro di Berlino, tre ragazzi poco più che ventenni lasciano la tranquilla Cesena per una vacanza nell’Europa dell’est. Giunti a Budapest incontrano casualmente un rumeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura. L’uomo, preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede ai tre italiani di portare a Bucarest una valigia alla moglie e alla figlia. Per spirito di avventura e per compassione, i giovani senza sapere cosa la valigia contenga e senza avere idea di quello che li aspetta, si dirigono nel cuore della dittatura di Ceausescu. Si troveranno sorvegliati, implicati in situazioni surreali, con personaggi che metteranno a rischio la loro vita, ma anche a contatto con gente generosa che li commuoverà …
Rivedere un pezzetto della storia d’Europa attraverso un road-movie privato e quadri di piccola intimità quotidiana, avendo presente che la Romania dal 1 gennaio 2007 è diventata paese membro dell’Unione Europea, è in qualche modo approfondire lo sforzo che han fatto e tuttora stanno facendo i popoli del vecchio continente per migliorare le proprie condizioni di libertà e democrazia. E’ rendersi conto che quanto diamo per scontato è frutto di conquiste a caro prezzo. Una delle scene finali, evidenzia come nessuno lasci il proprio paese con piacere, come l’emigrazione resti un’impresa forzata e, spesso, ingrata.
“Est – Dittatura las minute” – è scritto e diretto da Antonio Pisu. La sceneggiatura è basata sul libro “Addio Ceausescu” di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi che nel 1989, allora ventiquattrenni, intrapresero il viaggio raccontato dal film. Protagonista esordiente Lodo Guenzi, oltre che attore voce e chitarra de Lo Stato Sociale. Con lui altri due esordienti Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Prodotto dalla Genoma films di Paolo Rossi Pisu, che si propone di sostenere il cinema indipendente italiano.