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Premio Marco Rossi per “dare voce al lavoro”

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Il lavoro non è solo la somma di salario, orario e contratto. E’ libertà, emancipazione e soddisfazione economica. E’ comunità, solidarietà, valore. Ecco che allora quando viene meno la sua centralità è tutta la società a soffrirne. La caduta del lavoro nella scala delle priorità si riflette anche nella narrazione collettiva. Nel cinquantesimo anniversario dello Statuto dei lavoratori parole come diritti e dignità sembrano riprese da vecchi vocabolari proprio nel momento in cui – vedi la sanità, vedi la scuola – il Covid ci ricorda quanto siano attuali ed essenziali principi come l’universalità e l’uguaglianza.
Da dieci anni il Premio Marco Rossi “dare voce al lavoro” costituisce un importante appuntamento per chi nel mondo della comunicazione e in particolare dell’informazione radiofonica impegna idee ed energie per raccontare la realtà e i cambiamenti del mondo del lavoro, sempre più mercato e sempre meno elemento essenziale di democrazia e coesione sociale.
Voci, racconti, esperienze che nel corso degli anni hanno testimoniato, pur in quadro di progressivo deperimento delle realtà radiofoniche attive nel campo della comunicazione comunitaria, un costante spirito di ricerca e innovazione sia dei linguaggi che delle tecniche utilizzate. Così, anche questa decima edizione, pur nella difficoltà legata all’epidemia, conferma il percorso fin qui esplorato: il lavoro deve avere voce perché il lavoro è la prima voce della nostra vita.

Decima edizione
PREMIO MARCO ROSSI
Raccontare il lavoro
Con il patrocinio della FNSI
Federazione Nazionale Stampa italiana
Media partner Rai Radio Tre
BANDO DI PARTECIPAZIONE

1) In data odierna viene indetta la decima edizione del Premio Marco Rossi, destinato a
programmi, servizi, reportage e documentari radiofonici dedicati al tema del lavoro, ai
suoi molteplici significati e in tutte le sue possibili declinazioni.
Il Premio vuole essere un riconoscimento all’impegno di chi racconta attraverso il mezzo
radiofonico, nelle varie piattaforme disponibili, un tema tanto vasto e complesso e
spesso oscurato dai grandi media, oggi ancor più importante per le connessioni legate
all’emergenza sanitaria, che il Premio intende sviluppare attraversando i campi del
lavoro come fatica e dolore, come fattore di identità, realizzazione, dignità; il lavoro a
tempo indeterminato, in nero, in affitto; il mondo del precariato, del non lavoro, del
lavoro povero; il lavoro che scompare, il lavoro che si trasferisce, il lavoro che si
reinventa; il lavoro di cura e assistenza nelle sue molteplici implicazioni sulla vita
individuale e sociale delle donne e degli uomini.
Si tratta necessariamente di un’edizione speciale, che tiene conto del contesto particolare
della vita sociale del Paese. Da qui l’esigenza di raccogliere soprattutto, se non
esclusivamente, materiali in podcast e/o autoprodotti, editi e inediti, sottolineando
l’esigenza di una profonda riflessione sugli inevitabili rivolgimenti in atto nel mondo del
lavoro, legati fortemente al tema dello smart-working, ma non solo. Il premio in questa
edizione speciale richiama l’esigenza di portare in rilievo il lavoro in sicurezza, la
volatilità materiale dei lavori “irregolari” e la realtà dei lavoratori “invisibili” ai tempi
del Covid 19.

2) Il concorso, nello specifico di questa decima edizione del Premio Marco Rossi, si
caratterizza per la scelta di riunire e raccontare in un’unica categoria, con uno spazio
sonoro non superiore ai venti minuti, le dimensioni e le trasformazioni provocate dalla
pandemia, le conseguenze e i suoi risvolti.

3) La partecipazione al Premio è gratuita e aperta a tutti, senza limiti di età o nazionalità.
I servizi, gli approfondimenti e i documentari, in lingua italiana, possono essere prodotti
e trasmessi da emittenti italiane o estere, pubblicati su siti web o attraverso la formula
del podcast, a partire dall’1 gennaio fino al 4 ottobre 2020.

4) Per partecipare al Premio gli autori possono inviare i materiali proposti entro il 4
ottobre 2020 all’indirizzo mail premiomarcorossi@gmail.com. Le opere dovranno essere
accompagnate da credits (data e luogo di realizzazione o messa in onda, titolo, autore/i,
produzione, durata, abstract).
Ciascun autore e coautore dovrà inoltre allegare una domanda scritta di partecipazione al
Premio, in cui saranno indicati i dati anagrafici completi (luogo e data di nascita,
residenza, recapiti telefonici, indirizzi di posta elettronica), la/e categoria/e cui si intende
partecipare, e la seguente dicitura datata e firmata: “Autorizzo l’uso dei miei dati
personali ai sensi del D.Lgs. n.196/2003”.

5) La giuria del Premio, presieduta da Marino Sinibaldi, direttore di Radio3 Rai, è
composta da Daniele Biacchessi, Carlo Ciavoni, Altero Frigerio, Silvia Garroni, Anna
Maria Giordano, Andrea Giuseppini, Antonio Longo, Piero Pugliese, Emiliano Sbaraglia
(segretario).

6) Compito della giuria è quello di valutare i materiali inviati in base al loro contenuto,
alla realizzazione tecnica, alla ricerca formale e alla specificità del linguaggio
radiofonico e sonoro.

7) Il Premio Marco Rossi mette in palio i seguenti riconoscimenti:
1. Primo premio di 500 euro per la miglior opera
2. Premio di 300 euro per il secondo arrivato
3. Premio di 200 euro per il terzo arrivato
La giuria si riserva la possibilità di assegnare un massimo di due menzioni speciali
La premiazione è prevista a Roma nella prima o seconda settimana di dicembre 2020.
8) La partecipazione al premio comporta l’accettazione e l’osservanza di tutte le norme
del presente bando.

Roma, 10 luglio 2020


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