Sono attese oltre 10 mila persone per la ormai “storica” Marcia della Pace e della Fraternità -Perugia – Assisi che quest’anno si terrà domenica 11 ottobre e che si trasformerà, causa Covid, in una catena umana lunga 25 km. Una lunghissima teoria di persone che si snoderà lungo tutta la strada che unisce Perugia ad Assisi, con un distanziamento di almeno due metri ed unite da un filo, con i colori della pace, che unirà tutti i partecipanti. “Quel filo simboleggerà il nostro impegno a tessere nuovi rapporti umani e a costruire una nuova società e una nuova economia basati sulla cura di tutti e dell’ambiente” è stato spiegato stamane nel corso di una conferenza stampa organizzata presso la sala stampa del Sacro Convento di San Francesco di Assisi. La giornata di domenica, con la Marcia/Catena Umana, sarà preceduta dal Meeting nazionale “Time for Peace – Time to care” che si svolgerà a Perugia e in tante altre città italiane il 9 e 10 ottobre 2020 e che toccherà varie tematiche legate all’ambiente, alla non violenza, allo sviluppo sostenibile. “Questa marcia – ha affermato Flavio Lotti, a nome del Comitato Promotore – non potrà che ricordare, tra gli altri, anche la figura di Willy Montero. La catena umana che si terrà anche in tempo di Covid vuole essere una forte assunzione di responsabilità, di coraggio e fatica per proporsi di fare qualcosa per la pace nella propria quotidianità. Per tre giorni prima della marcia – ha quindi detto Lotti – si ragionerà anche sulle sfide dei tempi odierni, come, ad esempio, i 200 miliardi di fondi europei, sul come spenderli per la costruzione di un mondo più bello e solidale”. Lotti ha poi ricordato come la Marcia si svolgerà quest’anno una settimana dopo la visita di papa Francesco ad Assisi e la firma della sua nuova enciclica: ‘Fratelli tutti’. “Verrà certamente un nuovo invito – ha detto – soprattutto ai giovani a costruire una economia che non uccida ed un patto educativo globale. In giorni di riapertura delle scuole dopo il dramma del Covid dobbiamo prenderci la responsabilità personale di formare le coscienze e non solo delegare la scuola”. Una Marcia, hanno inoltre sottolineato gli organizzatori, che si svolgerà nel rispetto più assoluto delle norme sanitarie mentre si attendono 12 mila persone per formare la catena umana. Da parte sua, il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti ha detto: “Noi stimiamo molto questa iniziativa, e l’idea di convertire la marcia in una catena umana penso sia una ottima cosa e quasi una metafora della società: ci è chiesto, cioè, di mettere in moto una resilienza che non ceda allo sconforto e al mollare dagli obiettivi alti, che fanno bene all’ umanità. Il Papa con la sua nuova enciclica segnala che la profezia di San Francesco è di oggi sia per la chiesa che per il mondo intero. La storia ci dice che l’umanità o avanza o si rivolge in un declino. Oggi siamo in mezzo al guado: o si cerca un nuovo sviluppo o si va verso il declino naturale e una possibile nuova barbarie culturale e sociale”. Infine il Presidente FNSI e fondatore di Articolo21, Giuseppe Giulietti, ha ricordato che in concomitanza con la Marcia, si svolgerà anche la prima assemblea dei cronisti minacciati con delegazioni da Turchia, Bielorussia e altri paesi.