La guardia costiera Andrea Visalli è annegato per salvare un ragazzino imprudente. Ha lottato contro le onde, ma ancor più contro l’approssimazione di chi l’ha inviato senza i mezzi necessari ad affrontare quella emergenza. Ma Andrea, davanti a quel ragazzino che annaspava a largo, non ce l’ha fatta a tirarsi indietro. Si è spogliato e si è buttato in mutande solo con un salvagente. E’ come se un pompiere entrasse in una casa in fiamme con una brocca d’acqua.
Ora tutti vogliono la sua canonizzazione ad eroe, ma giustamente la moglie, che dovrà tirar su da sola i due figli, vuole capire chi ha permesso un intervento così disorganizzato. Ha ragione: se la dichiarazione di eroismo deve coprire la superficialità di un superiore, allora è depistaggio.