“Controlliamo noi la terra di Maria” è lo slogan della campagna che prende il via oggi e che si pone come obiettivo finale quello di dotare di un sistema di videosorveglianza l’azienda di Maria Chindamo. Ma non solo. Con queste parole le amiche e gli amici della famiglia Chindamo insieme a diverse realtà del territorio intendono lanciare un messaggio chiaro a chi ha inteso sentirsi padrone di queste terre derubando l’azienda dei mezzi agricoli. Per le proponenti il furto nella sua impresa agricola non può essere solo “un furto”, perché questa azienda è parte di una storia che non può essere taciuta: la storia di una azienda agricola calabrese fondata da una donna che ha costruito dignità e lavoro e che proprio davanti a quel cancello ha probabilmente perso la vita. Il silenzio di molti nei giorni successivi al furto ha di fatto confermato la tensione verso questa azienda e questa storia e la necessità di rintracciare nella società civile, nella cittadinanza nuove forme di tutela, di accompagnamento, di solidarietà che diventa pratica concreta. Da qui la scelta chiara e condivisa: “controlliamo noi la terra di Maria”, ci saranno occhi vigili e attenti, segni forti di chi sceglie da che parte stare, quella di Maria Chindamo, della sua famiglia, della sua azienda.
È possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso la piattaforma GoFundMe, https://www.gofundme.com/f/controlliamo-noi-la-terra-di-maria?utm_source=customer&utm_medium=email&utm_campaign=p_cp+share-sheet o direttamente sul conto corrente intestato a Federica Punturiero IT68J0760116300001043612009.
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