L’Europa chieda libertà per Larysa Shchyrakova e per gli altri giornalisti incarcerati in Bielorussia dopo le elezioni truffa che hanno riconfermato Aleksandr Lukashenko alla guida del paese. Larysa è stata arrestata giovedì e portata al centro di detenzione preventiva di Homiel. Le autorità infatti l’hanno accusata di presunta partecipazione ad azioni di protesta non autorizzate. I giornalisti sono tra i principali bersagli della repressione messa in atto dal Governo e giovedì hanno per la prima volta manifestato davanti al ministero dell’Interno a Minsk, per protestare contro il mancato rilascio di sei colleghi arrestati il primo di settembre e ancora in carcere: Nadezda Kalinina, Alexei Sudnikov, Andrei Shevlyuga, Maria Elyashevich , Svyatoslav Zorki e Nikita Nedoverkov. Ma nel corso della manifestazione, la polizia ha arrestato anche Larysa e il collega Dzmitry Brushko: quest’ultimo è poi stato rilasciato.
La persecuzione dei giornalisti avviene con pretesti di ogni genere, prima fra tutti l’accusa di partecipare a manifestazioni illegali o addirittura di esserne i coordinatori. La Federazione europea dei giornalisti ha chiesto con forza all’Unione Europea e all’Osce di intervenire urgentemente per porre fine a questa violazione continua dei diritti e a questa pressione incessante sui media , che mira a costruire un muro di silenzio in Bielorussia.