‘Va tutto bene, Signor Field’, potente romanzo d’esordio della sudafricana Katharine Kilalea 

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Il signor Field è un pianista, ormai in decadenza. Dopo l’ennesimo concerto andato ‘malamente’, un incidente in treno ne compromette definitivamente la carriera. Con i soldi del risarcimento decide di lasciare Londra e acquistare in Sudafrica, a Città del Capo, una villa progettata da Jan Kallenbach sulla falsariga di Villa Savoye di Le Corbusier. E’ estate e sua moglie Mim decide di raggiungerlo lì. Tuttavia Field è assente, le sue giornate passano in solitudine, sospese tra la veglia e il sonno, nella più totale assenza di stimoli e desideri. Trascorsa l’estate resta lì, solo, ossessionato dai suoi fantasmi interiori e da una voce che si fa via via più presente. “Circondato da strade e finestre deserte, mi sentivo separato dal resto della popolazione, come un individuo abbandonato in un ambiente non più destinato agli esseri umani. Pensavo a Mim, ma non spesso. Avevo nostalgia di lei, ma non particolarmente. Non mi struggevo per lei. Non mi mancava nel modo in cui dovrebbe mancarti qualcuno che ami. E la verità è che, qualche volta arrivavo persino ad apprezzare i piccoli, inaspettati piaceri della mia situazione”. E’ in questo silenzio senza fine, in questa solitudine radicale, in questa condizione di totale straniamento dalla realtà, che un pensiero si affaccia sempre più incalzante. E’ quello della vedova Kallenbach, Hannah, moglie dell’architetto. Field sente dentro di sé la sua voce, strutturando con lei un dialogo immaginario e costante. “La voce nella mia testa, quella di Hannah Kallenbach, disse “Ha l’aria di essere un temporale”. Ma per me le nuvole non avevano confini più definiti di quelli di un sogno”.

Ossessionato da questa figura inizia a spiarla: la segue, si apposta sotto la sua finestra, la osserva nel privato della sua casa e della sua vita, nei suoi scambi con un uomo misterioso che le fa visita. Fino a quando, stanco ormai di questa ‘apatia’ decide di tornare a vivere.

Lodato dalla critica internazionale, il romanzo d’esordio della sudafricana Katharine Kilalea “Va tutto bene, Signor Field”, edito in Italia da Fazi Editore (161pp, 18 Euro), in libreria dal prossimo 27 agosto, si caratterizza per una prosa efficace e senza fronzoli, capace di trasmettere al lettore gli stati d’animo del protagonista così affaticato dal peso di un’esistenza alla deriva. Un romanzo che si snoda attraverso un viaggio interiore, onirico, nei meandri dell’animo di Field, tra una solitudine soverchiante e il dolore di una vita priva di obiettivi. Una lettura dolorosa ma leggera in cui il protagonista, seguendo l’alternarsi delle stagioni, ci accompagna, con l’incalzare delle pagine, verso un finale poetico e inatteso. Verso quella primavera che segna una rinascita, anche per Field.  Delicato e potente.


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