Il sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari, nel corso di un comizio nel suo comune, per rispondere alle accuse di un’indagine della Procura di Palmi sulla gestione di un centro di accoglienza per immigrati che lo vedono indagato insieme ad altre 5 persone, ha attaccato tutti i cronisti che si sono occupati del caso, definendoli “giornalisti di merda che non si devono permettere di vendere giornali sul mio nome” e che quei giornali o tv locali e nazionali ” puzzano di fogna”. Lo riferisce in una nota stampa l’Unione cronisti della Calabria. Secondo quanto affermato da Fazzolari, afferma ancora l’Unci,i giornalisti sarebbero stati “dei maghi” perché prima della notifica del provvedimento di conclusioni indagini,avevano già pubblicato la notizia. “Allora – ha detto Fazzolari- era tutto organizzato”, ovviamente ipotizza Fazzalari – dagli stessi giornalisti e dalla Procura di Palmi e dai carabinieri”. L’Unione Cronisti della Calabria. nel “respingere le accuse piovute addosso ai giornalisti dal sindaco Fazzolari, ricorda che “i cronisti hanno ricevuto sin dalla mattinata di martedì 12 agosto un corposo comunicato stampa dal Comando provinciale dei Carabinieri, occupandosene per le rispettive testate sia on line, di carta stampata o radio televisive. L’Unci Calabria e il Sindacato dei Giornalisti della Calabria,ritengono le affermazioni di Fazzolari, secondo quanto si afferma nel comunicato, altamente offensive dei cronisti calabresi, che come sempre e nel rispetto della deontologia professionale e della legge sulla stampa, raccontano ciò che accade nella nostra regione in piena libertà e senza condizionamenti”. L’Unci e il Sindacato giornalisti della Calabria,”preoccupati per clima sempre più intollerante verso la stampa che si registra nel nostro paese ed in Calabria – si legge ancora nella nota – hanno già dato mandato ai propri legali di tutelare in ogni sede l’onorabilità e la dignità dei giornalisti che si occupano di cronaca, annunciando sin da subito che l’eventuale risarcimento danni verrà interamente devoluto al Fondo di Solidarietà dei Giornalisti calabresi”