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Sindaco di Varapodio indagato attacca i giornalisti. Lorusso (Fnsi): “se pensa di intimorire i giornalisti sbaglia…”

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Ha lanciato accuse e parole pesanti contro i giornalisti, con una frase sibillina. E’ il Sindaco di Varapodio in provincia di Reggio Calabria, Orlando Fazzolari. Lo ha fatto durante un comizio organizzato per rispondere alle indagini della Procura di Palmi che lo vedono coinvolto per presunti illeciti nella gestione del centro d’accoglienza per migranti attivo sul territorio comunale dal 2016 al 2018. “Giornalisti di merda che non si devono permettere di vendere giornali sul mio nome” è questa l’invettiva lanciata contro i cronisti ed ancora giornali e tv locali e nazionali che puzzano di fogna. Inoltre aggiunge una frase particolare: “Chi lancia una pietra deve stare attento che non gli arrivi un cannone”. Secondo quanto affermato dal Sindaco i giornalisti sarebbero stati dei “maghi” perché prima della notifica del provvedimento di conclusioni indagini avevano già pubblicato la notizia. “Allora – ipotizza Fazzolari – era tutto organizzato dagli stessi cronisti, dai carabinieri e dalla Procura di Palmi”.
L’Unione Cronisti della Calabria nel respingere le accuse ricorda – in una dura nota in risposta alle dichiarazioni del Sindaco – che “i cronisti hanno ricevuto sin dalla mattina di martedì 12 agosto un corposo comunicato stampa dal Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, occupandosene per le rispettive testate sia on line, di carta stampata o radio televisive. L’Unci Calabria ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria ritengono le affermazioni di Fazzolari altamente ofensive della professionalità dei cronisti calabresi che come sempre e nel rispetto della deontologia professionale e della legge sulla stampa raccontano ciò che accade nella regione in piena libertà e senza condizionamenti.
Altra dura risposta alle accuse del Sindaco è arrivata dal segretario della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa) Raffaele Lorusso. “Gli attacchi del Sindaco di Varapodio ai cronisti che si sono occupati dell’inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto – scrive Lorusso – sono un tentativo di mistificare la realtà. Non sono i giornalisti a promuovere le inchieste giudiziarie, ma è loro dovere darne notizia nell’interesse dei cittadini ad essere informati. Se il Sindaco Fazzolari, con i suoi insulti, pensa d’intimidire i cronisti e d’impedire loro di fare il loro lavoro, si sbaglia. L’inchiesta in cui è coinvolto continuerà ad essere seguita con lo stesso rigore e con lo stesso impegno che hanno contraddistinto finora il lavoro dei cronisti, ai quali vanno il plauso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana”.


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