Gli attacchi neofascisti ricevuti in rete dal presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, meritano un approfondimento, che va oltre i numerosi attestati di solidarietà nei confronti di un collega che si è sempre speso per la difesa della Costituzione e per i diritti della nostra categoria. Giulietti aveva difeso i colleghi che verificano le bufale sui migranti ed erano stati insultati. Giulietti per questo motivo è stato minacciato di morte. Un episodio così grave avrebbe dovuto compattare la categoria nel fornire al presidente della Fnsi una imponente scorta mediatica e invece ha acuito divisioni e fratture. Con Beppe ho condiviso l’impegno sociale, la difesa della Costituzione antifascista e antirazzista, in tante manifestazioni di piazza, tanti sit in. Continuerò a farlo, convinto che sia l’unica strada per poter riprendere un percorso unitario, con tutti gli enti di categoria. Un passaggio cruciale è rappresentato dalle imminenti elezione dell’Ordine, che si svolgeranno secondo le date stabilite. Ci impegneremo per imporre il cambiamento, per portare avanti il programma di ControCorrente, per riprendere il cammino interrotto nel mezzo di questa complicata consiliatura.