La Comunità del Sacro Convento si stringe intorno al presidente della Fnsi Beppe Giulietti, insultato e minacciato sui social. “Caro presidente, siamo stati con te, siamo con te e lo saremo ancora nel cammino che conduce al rispetto di ogni essere umano per la sua libertà di espressione. Per noi ogni uomo, a qualsiasi realtà appartenga, va amato e rispettato. Ed è per questo che continueremo a sostenere – alla luce della Carta di Assisi, che con Giulietti e la Fnsi abbiamo fortemente voluto e portato avanti – un dialogo sano ed equilibrato, foriero di pace e veicolo di dignità e comprensione. Solo intraprendendo questa strada, infatti, si può costruire una società, e un mondo dell’informazione, che abbia come orizzonte il bene comune e la ricerca della verità”.
La nostra Costituzione – si legge sul sito dell’associazione Articolo 21 – è antifascista e antirazzista eppure c’è qualcuno che sembra dimenticarsene. Gli insulti ai tanti colleghi giornalisti nell’ultimo periodo preoccupano enormemente, fino al culmine raggiunto con le frasi minacciose scritte contro il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti.
Rimanere in silenzio, subire tutto ciò come se fosse normale, non mette a rischio solo i colleghi, ma il significato dell’Articolo 21 della nostra Carta Costituente. Presenteremo un esposto, con gli insulti e le minacce, al Ministro degli Interni, certi che le Autorità vorranno chiedere chiarezza rispetto agli ultimi eventi. Gli squadristi ed i fascisti sono fuori dalla Costituzione, noi lo ribadiamo con forza, la medesima con la quale siamo accanto a tutti i colleghi che sono costretti a convivere con le minacce, purtroppo una lista sempre più lunga, a cui si aggiunge incredibilmente il Presidente della Fnsi.
(nella foto la Carta di Assisi)