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Giulietti: “Sono squadristi che operano sul web. Ora interventi a tutela di tutti”

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“Non si può più accettare la presenza di squadristi di questa stazza sui social. La notizia sui cani mangiati dai migranti a Lampedusa è indice di un degrado nella comunicazione che non è solo figlio di ignoranza e malafede. Siamo davanti ad un sistema organizzato e va trovato un modo per fermarlo”. Così Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana commenta la vicenda che ha probabilmente fatto toccare il fondo agli inventori di fake news e alla “batteria” che poi le fa circolare sui social. “Ripartiamo dalle nostre certezze – dice – dalla nostra Costituzione antifascista. Qui siamo davanti ad una rete che colpisce l’antifascismo, siamo di fronte a squadristi pronti a tutto pur di portare avanti un sistema di falsificazione. Ora siamo anche arrivati alla liste dei buoni e dei cattivi, dei socialmente pericolosi. Siamo al paradosso: è ‘pericoloso’ chi smaschera le notizie false e allarmistiche! Purtroppo l’origine di questa notizia è un giornale, un quotidiano, e su questo credo si debba intervenire oltre che riflettere. Spero che l’Ordine dei Giornalisti valuti questo fatto di assoluta gravità. E poi ci sono coloro che amplificano sui social, quando non inventano loro direttamente. Noi che lo diciamo, ovviamente, finiamo nel mirino di questa gente con minacce e insulti gravi. Adesso che si fa? Si procede ognuno con querela di parte? Io credo che ci sia bisogno di altro, di un intervento complessivo a garanzia di tutti, della verità delle notizie e della protezione dagli insulti perché gli squadristi del web colpiscono non solo coloro cui è diretta la minaccia ma i cittadini e le cittadine, la nostra democrazia”


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