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Giletti sotto scorta per le minacce del boss Graviano. La Fnsi: solidarietà e continuiamo ad illuminare i covi di mafia

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Massimo Giletti vive da due settimane sotto scorta. La notizia è stata lanciata dal sito Antimafia Duemila  e da Repubblica, poi confermata dallo stesso giornalista, conduttore di Non è l’Arena su La7, al sito del Corriere della Sera.  “Sono molto dispiaciuto e non posso dire molto. È obbligatorio, non posso sottrarmi – ha detto – Confermo tutto, sono sotto scorta da due settimane ma non ho altro da aggiungere”. Alla base del provvedimento di tutela personale del giornalista ci sono le minacce del boss Filippo Graviano, intercettato in carcere, a proposito dell’uscita dal carcere di 300 mafiosi a causa dell’emergenza Covid : nel mirino, in particolare, c’era la puntata del 10 maggio scorso, nel corso della quale il conduttore lesse i nomi dei detenuti usciti di prigione. Solidarietà dal mondo dell’informazione.
“Nell’esprimere la nostra solidarietà a Massimo Giletti – ha detto il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti  –  e a tutta la sua redazione ci permettiamo di chiedere a tutti i media di riprendere le sue denuncia e di illuminare i covi delle mafie e della camorra”.

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